Francesco Felici “Emilia l’elefante” Arto Paasilinna

Francesco Felici Francesco Felici, traduttore di "Emilia l'elefante" Iperborea

Francesco Felici
traduttore di:
“Emilia l’elefante”
Arto Paasilinna
Iperborea

iperborea.com


Un nuovo romanzo di Arto Paasilinna, l’irresistibile umorista finlandese che ha conquistato i lettori italiani

Se nel picaresco universo di Paasilinna gli animali selvatici sono i paladini di quella libertà irriverente che dà gusto alla vita, è l’elefante Emilia a essere stavolta catapultata nel selvaggio Nord. Corre l’anno 1986 quando al Circo Finlandia, a Kerava, nasce una stella, che a sei mesi sventola già fiera con la proboscide la bandierina finlandese e in pochi anni conquista il Circo di Mosca e parte in tournée sulla Transiberiana, allietando i passeggeri con la danza dei cosacchi. Ma l’Unione Sovietica è ormai al collasso, il circo al tramonto, e l’Europa si mette pure a vietare ogni esibizione di animali esotici, per quanto dotati di ben più talento di tanti umani commedianti. All’intrepida padroncina Lucia Lucander non resta che salire in groppa alla pachidermica compagna di mille ribalte e lanciarsi nel circo del mondo per riportare Emilia tra i suoi simili. Comincia così la loro acrobatica odissea dalle piane del Satakunta alle foreste del Pirkanmaa, dalla regione dei laghi alla Carelia e poi alla volta del Sudafrica, in fuga da eco-complottisti e macellai megalomani, con l’aiuto di un pompiere, un gestore di minimarket e un latifondista in pene d’amore, sotto la benedizione di un prete maniaco-suicida e di un industriale fallito intento a costruirsi un sommergibile per farne un museo sottomarino. La fantasia e il naturismo politicamente scorretto di Paasilinna si scatenano nelle più esilaranti avventure in questo barocco safari afro-finnico, che con il paradosso mette in scena la commedia umana, nella spensierata consapevolezza che se il mondo è pazzo, tanto vale fare di necessità risorsa e godersi a fondo le proprie follie.

Così comincia il romanzo:
“Gli elefanti nascono con la proboscide in avanti. E fu così che l’elefantina Emilia venne al
mondo, vispa e sana, nel febbraio del 1986. Era mezzanotte, e c’era un bel calduccio nella scuderia degli elefanti del Circo Finlandia, che aveva piantato il tendone nella città di Kerava.
La custode Lucia Lucander, alias Sanna Tarkiainen, aveva vegliato tutta la notte, pronta ad aiutare al parto. Era una giovane vigorosa sulla ventina, originaria di Lemi, nella Carelia Meridionale.
Già da ragazzina si era trovata i suoi primi lavori estivi al Circo Finlandia, e qualche anno dopo era diventata circense in pianta stabile. Sperava un giorno di assurgere al ruolo di stella del circo, nonostante amasse molto anche gli animali…”

Arto Paasilinna
Ex guardiaboschi, ex giornalista, ex poeta, Arto Paasilinna è nato a Kittilä nel 1942. Autore di culto in Finlandia, è molto amato anche all’estero per il travolgente humour e la capacità di raccontare ridendo anche le storie più tragiche. Dopo L’anno della lepre, che ha superato le 120mila copie in Italia, Iperborea ha pubblicato altri quindici romanzi, l’ultimo dei quali è La prima moglie e altre cianfrusaglie.

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