Franca Rizzi Martini “Il fiume senza luna”

Il fiume senza luna Franca Rizzi Martini "Il fiume senza luna" Neos Edizioni

Franca Rizzi Martini
“Il fiume senza luna”
Un nuovo caso per il commissario Carlo Rossi
Neos Edizioni

http://www.neosedizioni.it/

“Il fiume senza luna”

Sulle acque del Po che scorre fra Torino e la collina non sempre si riflette la luna. E la notte è più nera quando la sfortuna e le passioni – avidità, violenza, desiderio di potere – sembrano togliere le speranze. Oggi come nel Seicento. Così, la nuova indagine di Carlo Rossi si dipana fra un presente e un passato dove ugualmente ci si batte per trovare la felicità.

Dopo Recitando Shakesperare, Franca Rizzi Martini regala ai suoi lettori un altro bel giallo, dove all’indagine attuale si avvicenda una misteriosa storia del Seicento.

Torna il commissario Rossi, stavolta alle prese con lo strano suicidio/omicidio di un lontano zio e torna Patrizia, gentile curiosissima signora torinese, votata a sostenere con le sue osservazioni il lavoro di indagine; a far da sfondo la società multietnica e frammentata di oggi, carica di solitudini e di ingenze, di desiderio di emergere e di cinismo.

Dall’altra parte ritroviamo Jeremy Ross, il giovane attore inglese depredato dell’amata Adelaide Grondana dalla mano assassina di un alchimista impazzito; intorno a lui la vivacità di una Moncalieri barocca e fluviale e gli intrighi della corte sabauda.

Due storie accattivanti che si intrecciano fra di loro. Ad accomunarle il lento scorrere del fiume fra le gioie e i dolori degli uomini e la loro ricerca strenua e commovente della felicità.

… Per le strade della città rimbombavano i passi di Giacomo che correva come il suo solito, ma questa volta era spinto da un motivo ben preciso, cercare l’amico che non era tornato a dormire.

Erano le prime ore della mattina e il giovane aveva dormito tutta la notte come un bambino; al suo risveglio il letto di Geremia era intatto. Lo aveva cercato ormai ovunque senza risultato e ora stava correndo giù al fiume, dove spesso si era seduto anche lui e dove spesso aveva visto l’amico, pensieroso, guardare l’acqua scorrere.

La mattina era ancora fresca, anche se un cielo terso privo di nuvole preannunciava una calda giornata di pieno sole; in lontananza la catena delle Alpi era appena offuscata da una leggera foschia che appannava la linea frastagliata delle montagne.

Giacomo era preoccupato; per la prima volta Geremia aveva trascorso tutta la notte in giro; va bene che era sempre stato un po’ strano, un poeta, un attore, un artista che viveva nel suo mondo fatto di poesia, ma sparire così, senza dirgli niente, non era da lui! …

Franca Rizzi Martini è nata a Milano e vive e lavora a Moncalieri (TO). Laureata in Lettere, ha insegnato lettere, tenuto corsi di educazione all’immagine e lavorato in qualità di copywriter per varie agenzie pubblicitarie.
Ha pubblicato Il suonatore di balalaica (Tullio Pironti editore, 2010) e Il mantello della zebra (Tullio Pironti editore, 2011).
Con il primo libro ha vinto il Fiorino d’Argento alla XVIII edizione del “Premio Firenze” (2010), la menzione al Premio Letterario Internazionale “Ida Baruzzi Bertozzi” di Chiavari (2011) e il secondo posto al Premio “Mario Pannunzio” di Torino (2011).
Il mantello della zebra è stato finalista alla XXVII^ edizione del Premio Chianti (2014).

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