Sergio Ariotti
“Festival delle Colline Torinesi”
festivaldellecolline.it
La venticinquesima edizione del Festival delle Colline Torinesi – Torino Creazione Contemporanea avrebbe dovuto svolgersi, come di consueto, a giugno 2020 ma l’imprevedibile pandemia lo ha impedito. Il festival, però, non si è fermato. Anzi, ha trovato lo slancio per reinventarsi e moltiplicarsi nell’offerta. Una mostra e alcuni incontri sul web da aprile a dicembre 11 spettacoli dal vivo da agosto alla primavera 2021, di cui 4 prime e 3 spettacoli internazionali. Questi gli ingredienti di un festival che, eccezionalmente, si svolgerà secondo una formula estesa, in parallelo alla stagione della Fondazione Teatro Piemonte Europa, con la quale si intreccerà, dando vita a un’offerta culturale unica e straordinariamente ricca.
Un Festival con un cartellone di 11 titoli che rappresenta un tangibile sforzo di programmazione anche in relazione alle vigenti regole sanitarie che consentono, attualmente, una ridotta presenza di pubblico nei teatri.
«Un atto di coraggio del quale il Festival delle Colline Torinesi non può che ringraziare la Fondazione TPE» – commentano i direttori Sergio Ariotti e Isabella Lagattolla «Non è un caso che lo slogan del Festival 25 sia una citazione del grande analista James Hillman: Assumiamoci il rischio dell’immaginazione. Molto si è discusso dopo il lockdown se i teatri dovessero o non dovessero riaprire a scartamento ridotto, noi crediamo di si e che anche una fase di transizione sia un segnale importante».
Il festival diffuso recupera alcuni spettacoli del programma di giugno 2020. Altri, invece, saranno presentati nel cartellone della 26° edizione a giugno 2021: dunque un festival che sarà in parte il completamento di questa edizione e in parte offrirà nuovi progetti secondo la tradizionale formula. Questo doppio impegno ravvicinato il Festival delle Colline Torinesi lo deve al suo pubblico e agli artisti che in questi mesi hanno dovuto rinunciare improvvisamente al proprio lavoro mancando prove e debutti.
La formula di armonizzazione fra le date del festival e le date della stagione Tpe permette di raggiungere un obiettivo a lungo inseguito: lo sviluppo di un progetto di valorizzazione della nuova scena teatrale e della drammaturgia contemporanea basato sulla complementarità delle rispettive politiche artistico-culturali.
Il festival, esteso e diffuso, ha anche lo scopo di festeggiare, pur non dimenticando il momento difficile, un quarto di secolo di programmazione: il Festival delle Colline Torinesi cominciò infatti a luglio 1996, quando Galatea Ranzi portò in scena a Villa Bria di Gassino Torinese lo spettacolo «Dall’immagine tesa», su testi poetici di Clemente Rebora.
La presenza nel cartellone di alcuni artisti che, negli anni, hanno caratterizzato tangibilmente il Festival con le loro creazioni, concorrendo a definirne l‘identità vuol essere un omaggio alla storia della manifestazione: Romeo Castellucci e la Socìetas, i Motus, Valter Malosti, Deflorian/Tagliarini e Licia Lanera, (gli ultimi tre anche coprodotti).
Accanto a loro: Danio Manfredini, maestro della scena lungamente corteggiato, o artisti più giovani come Alessandro Bandini e Riccardo Favaro, vincitori del Premio Scenario 2019 e Margherita Mauro e Michele Rho.
Il Festival 25 può anche contare su un segmento internazionale di rilievo di cui fa parte l’ungherese Kornél Mundruczó con il suo gruppo Proton Theatre e la Needcompany di Jan Lawers: una compagnia di spicco di Bruxelles, molto apprezzata per la contaminazione dei linguaggi che da anni propone. La Needcompany che avrebbe dovuto inaugurare il programma di giugno 2020, ha confermato la propria presenza nel nuovo programma contribuendo a sancire lo sguardo europeo e internazionale del festival.
«Sarebbe miope pensare che il post-pandemia della cultura non debba passare anche attraverso un rilancio, da tanti contestato, della solidarietà tra gli stati del vecchio continente» dichiarano Sergio Ariotti e Isabella Lagattolla.
La venticinquesima edizione del Festival delle Colline Torinesi prosegue il triennio dedicato al viaggio. Motivi di ispirazione saranno i viaggi nelle biografie, nella storia, nella memoria, persino nella sperimentazione linguistica: quella che, definita “l’insoddisfazione della lingua”, aveva caratterizzato i primi anni della manifestazione.
I primi due spettacoli del Festival 25 fanno parte di Summer Plays – Sere d’estate al Teatro Carignano, rassegna organizzata dal Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale e da TPE – Teatro Piemonte Europa – che, fra le prime, ha interrotto il periodo di inattività di registi, attori e tecnici teatrali.
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