Alessandro Bollo “Polo del ‘900”

Polo del '900 Polo del '900

Alessandro Bollo
Direttore della Fondazione Polo del ‘900

www.polodel900.it

“Polo del ‘900”, direttore Alessandro Bollo

In virtù dei princìpi di trasparenza e informazione, il Polo del ‘900 ha deciso di raccontare tramite il bilancio sociale il valore prodotto e le innumerevoli azioni culturali messe in campo, in collaborazione con gli Enti partecipanti.

Il documento ha lo scopo di informare e comunicare agli stakeholder i principali interventi adottati e i risultati conseguiti in riferimento agli obiettivi strategici.

Vuole, inoltre, essere un’occasione di confronto e partecipazione alla vita del centro culturale, un’opportunità di riflessione collettiva per l’individuazione di aree di miglioramento e sviluppo futuro.

Con Al centro dell’innovazione culturale. Il Bilancio Sociale del Polo del ‘900 (2017-2019), che restituisce il primo triennio di vita dell’istituzione, il Polo del ‘900 si propone di avviare un percorso pluriennale di condivisione, approfondimento, dibattito e formazione sul tema della rendicontazione sociale in ambito culturale.

La redazione del bilancio sociale rappresenta il momento chiave in cui un’organizzazione culturale può dare di conto, a una pluralità di interlocutori e destinatari, dei risultati ottenuti, della bontà degli investimenti fatti, del grado di perseguimento degli obiettivi prefissati. In realtà rappresenta la punta dell’iceberg di un processo che inizia molto prima e che dovrebbe informare dell’intero modo di agire e di lavorare delle istituzioni culturali. La rendicontazione sociale è o dovrebbe essere, innanzitutto, una postura organizzativa, una sensibilità diffusa ai vari livelli di governo e di gestione dell’ente che si traduce in consapevolezza dell’importanza di dovere misurare, descrivere, comunicare e valutare i processi, i progetti e gli investimenti che vengono realizzati. In questa specifica fase storica, la rendicontazione dovrebbe assolvere, inoltre, a un altro compito: testimoniare in modo serio e rigoroso dell’effettiva capacità dell’azione culturale di generare valore di natura culturale, sociale, educativa, civica, relazionale, esperienziale ed economica. Testimoniare, cioè, dell’estensione, della profondità e della multidimensionalità del valore che l’agire culturale è in grado di produrre a favore di collettività e territori. Il bilancio sociale del Polo del ’900 assume un valore descrittivo particolarmente importante perché mette a fuoco le fasi di nascita e di avvio; un periodo caratterizzato dall’apertura alla cittadinanza del centro, dal completamento dei lavori infrastrutturali, dalla sperimentazione di modelli inediti di collaborazione, integrazione e co-progettazione da parte degli Enti partner che abitano e che contribuiscono a definire il senso e l’agire di questo nuovo spazio culturale.
Un triennio che ha visto anche il formarsi e consolidarsi di un gruppo di lavoro giovane che ha affrontato con passione, competenza e voglia di mettersi in gioco le tante sfide che il Polo ha dovuto fronteggiare. Elementi, questi, per cui non esistono indicatori diretti e specifici,
ma che si possono leggere tra le pieghe del percorso intrapreso, dei progetti realizzati e dei risultati ottenuti.
Alessandro Bollo

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