Fabrizio Di Majo “La Regina del silenzio” Marie Nimier

Marie Nimier. La Regina del silenzio. Edizioni Clichy

Fabrizio Di Majo
“La regina del silenzio”
Marie Nimier
Edizioni Clichy

www.edizioniclichy.it

Traduzione a cura di Fabrizio Di Majo.

Vincitore del Prix Médicis, La regina del silenzio è il capolavoro di Marie Nimier, una delle voci più influenti e più amate dai lettori e dalla critica d’Oltralpe.

Un romanzo che ricorda per profondità e intensità le migliori opere di Milan Kundera e rimanda, per la sua struttura narrativa, a Foto di gruppo con signora di Heinrich Böll«Ho ricevuto la cartolina di mio padre, che in lettere maiuscole mi chiedeva: “Cosa dice la Regina del silenzio”? Se quella frase mi ha segnato così profondamente, se sento il bisogno di trascriverla ancora e ancora, è perché proponeva un enigma impossibile da risolvere per la bambina che ero, enigma crudele e affascinante che riassume tutte le difficoltà del mestiere di bambino. Enigma che all’epoca si esprimeva così: Cosa mai potrebbe dire la Regina del silenzio senza perdere il titolo, e l’affetto di suo padre? O ancora: Com’è possibile al tempo stesso parlare e non parlare? Ero incastrata. Presa nella trappola dell’intelligenza paterna».

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Marie ha soltanto cinque anni alla morte di suo padre, Roger Nimier, notissimo scrittore e intellettuale. In questo straordinario romanzo, vincitore del Prix Médicis, il più prestigioso premio letterario francese, l’autrice ricostruisce la sua immagine attraverso testimonianze di familiari e amici. Ognuno lo descrive di volta in volta, o anche simultaneamente, come un uomo affascinante, serio, bugiardo, leale, tenero, indifferente e maldestro nei sentimenti. L’inchiesta della figlia sul padre è insieme piena di tenerezza e atroce, buffa e dolorosa. Il suo è uno scavo nel tempo, nel vuoto, in ciò che è rimasto dell’amore.
Alla domanda che lui le aveva scritto su una vecchia cartolina, tra le poche cose lasciate alla figlia: «Cosa dice la Regina del silenzio?», adesso lei può rispondere: «Niente, scrive».
Un romanzo dallo stile altissimo, ricco, raffinato, nel quale si svelano senza pietismi ma anche con immenso amore le dinamiche tra genitori e figli, le delusioni e le speranze, la perdita e il vuoto, e che ricorda per la profondità filosofica le migliori opere di Milan Kundera e per la struttura narrativa l’indimenticabile Foto di gruppo con signora del Premio Nobel tedesco Heinrich Böll.

Marie Nimier è nata a Parigi nel 1957, figlia di un noto scrittore. Esordisce da Gallimard nel 1985, con Sirène, che vince il Prix de l’Académie Française, e pubblica numerosi altri romanzi, tra cui La nouvelle pronographie (Sperling & Kupfer, 2001), fino al folgorante La regina del silenzio (2004), che si aggiudica il più prestigioso premio francese, il Prix Médicis. A questo seguono Les inséparables (2008), Io sono un uomo (Gremese, 2014), La Plage (2016) e il recente Petite Soeur (2022). è autrice anche di racconti, drammi teatrali, sceneggiature e di numerose canzoni. Tradotta in quindici lingue nel mondo, è considerata una delle voci più influenti della letteratura contemporanea francese, e tra le più capaci a raccontare il rapporto tra passato e presente. Insegna flauto traverso al Conservatorio di Parigi ed è Cavaliere delle Arti e delle Lettere.


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