Conversazione di Livio Partiti con Fabio Pusterla "Quando Chiasso era in Irlanda", Casagrande.
FABIO PUSTERLA
QUANDO CHIASSO ERA IN IRLANDA
CASAGRANDE EDIZIONI
Chiasso è una cittadina di confine con una stazione internazionale,
un’ampia distesa di binari e un’aria un po’ desolata, nonostante le
belle montagne che la circondano. Ma se un ragazzo di Chiasso, abituato
ad attraversare quei binari e ad esplorarne i dintorni, per qualche
strano caso della vita si mettesse a leggere le poesie di Dylan Thomas o
i racconti dublinesi di James Joyce, ecco che quella stessa cittadina
potrebbe apparirgli sotto una luce inaspettata, una luce, per così
dire, irlandese. E forse non
si tratterebbe soltanto di un fugace effetto ottico, ma di un movimento
verso una più profonda comprensione di sé e del proprio mondo.
Le
prose poetiche e saggistiche qui raccolte riguardano tutte, in un modo o
nell’altro, il rapporto di continuità tra la vita e la letteratura, tra
i luoghi dell’esperienza e quelli dell’immaginazione. Ed è proprio in
virtù di questa continuità che il libro si presenta anche come l’abbozzo
di un’autobiografia intellettuale e sentimentale, il resoconto di una
tenace ricerca di quei valori e di quei motivi che, per quanto
sfuggenti, aprono alla speranza.
ascolta qui la conversazione
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Fabio Pusterla
Cresciuto a Chiasso, dopo la maturità liceale conseguita a Lugano si è
laureato in Dialettologia italiana a Pavia con Angelo Stella.
Fabio Pusterla è poeta, saggista, traduttore e insegna presso il Liceo di Lugano 1, città in cui vive.
La sua prima raccolta di poesie Concessione all'inverno (Casagrande, 1985) ha suscitato il consenso immediato di critici e poeti.
Tra le sue opere più recenti ricordiamo l'antologia d'autore Le terre emerse. Poesie 1985-2008
(Einaudi, 2009), che traccia un bilancio delle cinque precedenti
raccolte poetiche, il volume di saggi sulla poesia contemporanea Il nervo di Arnold e altre letture (Marcos y Marcos, 2007), il fortunato libretto di argomento scolastico Una goccia di splendore. Riflessioni sulla scuola, nonostante tutto (Casagrande, 2008) e il recente Quando Chiasso era in Irlanda e altre avventure tra libri e realtà (Casagrande, 2012), raccolta di prose poetiche e saggistiche.
Numerose le traduzioni letterarie: Yves Bonnefoy, Nicolas Bouvier, Corinna Bille, ma soprattutto Philippe Jaccottet.
La nuova e ampia raccolta poetica Corpo stellare (Marcos y
Marcos, 2010), giunta in pochi mesi alla seconda edizione, è stata
accolta favorevolmente dalla critica nel segno della conferma e del
rinnovamento rispetto alla produzione precedente.
Nel 2007 gli è stato conferito il Premio Gottfried Keller per
l’insieme della sua opera, mentre nel 2009 ha vinto la sezione poesia
del Premio Giuseppe Dessì.
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IL POSTO DELLE PAROLE
ascoltare fa pensare