Emilio Rigatti “La leggerezza del kayak”

Emilio Rigatti Emilio Rigatti "La leggerezza del kayak" Ediciclo Editore

Emilio Rigatti
“La leggerezza del kayak”
Piccola filosofia del navigare silenzioso
Ediciclo Editore

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Così comincia “La leggerezza del kayak”
“Vi racconto com’è andata, con l’acqua e con la terra. L’acqua e la terra. Eh sì, sono due cose diverse. Sulla terra ci nasciamo, ci camminiamo, ci lavoriamo, la ariamo, e poi nella terra ci seppelliscono. Dei cipressi, che il vento fa parlare la lingua sussurrata delle piante, ombreggiano il nostro lento rientro nel samsara degli elementi, il nostro tornare nel ciclo delle cose della natura. La terra è l’elemento sul quale Homo Sapiens si è insediato, è cresciuto, ha fatto guerre e paci. Con l’acqua è diverso, perché la terra e data e l’acqua è una scelta. Anche se abbiamo fluttuato per nove mesi nel liquido amniotico, una volta usciti dalla Madre abbiamo imparato a camminare sulla terra, lasciando l’elemento liquido nel dominio delle scelte: ci torneremo solo se vorremo. Chi nasce nel deserto, l’acqua ce l’la nelle ghirbe che pendono dai basti dei cammelli. Chi nasce in montagna, sulle Alpi o sulle Ande, l’acqua gelida la vede correre nei torrenti….”

La collana «Piccola filosofia di viaggio» invita Emilio Rigatti, scrittore, viaggiatore e kayakista, a raccontarci il mondo marino visto dal kayak. Con una scrittura esperienziale e immersiva, l’autore ci trascina nei flutti di una dimensione piena di meraviglie e sorprese che si svelano a pelo d’acqua, nel silenzio e con sguardo attento.

Emilio Rigatti ,è un insegnante e scrittore, ma soprattutto un cicloviaggiatore. Rigatti e la bicicletta rappresentano un binomio assoluto, imprescindibile. La sua visione del mondo a pedali gli ha fatto scrivere diversi libri tra cui La strada per Istanbul (Premio Albatros per la letteratura di viaggio nel 2002), Minima pedalia (2004), Se la scuola avesse le ruote (2010), Ichnusa (2017) e collaborare a diverse guide e progetti editoriali. Negli ultimi anni, alla passione per la bici, se n’è affiancata un’altra: quella per il kayak. Con questa “bicicletta galleggiante” – perché ci sono diverse cose che accomunano i due mezzi di locomozione, e qui ricordiamo solo la lentezza e il silenzio – Emilio trascorre lunghe ore in mare da solo, naviga in compagnia, esplora il Friuli e la costa dalmata, spingendosi a sud, molto a sud. Dal sodalizio tra un guscio di resina galleggiante, il mare e lui stesso è nato questo libro di riflessioni e viaggi: viaggi veri, con tenda e viveri per sopravvivere
in caso di sosta forzata per il maltempo, e brevi viaggi quotidiani, affrontando neve, nebbia, pioggia e vento o, più semplicemente, una tranquilla giornata di primavera. Con un “benvenuti a bordo” vi invitiamo ad accompagnare Emilio nelle sue avventure marinare e, magari e se vi viene la voglia, a imitarlo.

https://www.youtube.com/watch?v=dO0yiNDveaA&t=86s

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