Davide Susanetti
“Vertigine della soglia”
Ferite, passaggi, metamorfosi
Edizioni Tlon
www.tlon.it
Chiudere gli occhi, tacere la lingua, interrompere il fluire consueto delle cose. È in questo gesto semplice e radicale che si schiude la soglia, luogo di crisi e metamorfosi, varco che consente di disfare e ridisegnare se stessi. Vertigine della soglia è un itinerario simbolico, filosofico e iniziatico lungo ventidue stazioni: ogni tappa è un frammento che respira, una scheggia che allude, un segno che accenna all’inaudito, una ferita che diventa promessa di un’unità nascosta.
Davide Susanetti attinge alla sapienza arcaica, alla mistica, al mito, per indicare il cuore invisibile del reale, là dove gli opposti si ricompongono, come la metà di un dado spezzato che attende di combaciare. Un libro da attraversare più che da leggere, capace di fare della lettura stessa un’esperienza di transito verso l’altrove, di silenzio, di ascolto. Perché solo chi vibra nella vertigine della soglia può ritrovare, nel buio che atterrisce, la luce che tutto trasfigura.
Davide Susanetti (1966) è professore di Letteratura greca all’Università degli Studi di Padova. Si occupa di teatro antico, di filosofia greca e di tradizioni esoteriche.
Tra i suoi libri più recenti ricordiamo Luce delle muse. La sapienza greca e la magia della parola (Bompiani, 2019), Il simbolo nell’anima. La ricerca di sé e le vie della tradizione platonica (Carocci, 2020), Il talismano di Fedro. Desiderare, vedere, essere (Carocci, 2021), Quei discorsi dell’amore. Leggendo il Simposio di Platone (Carocci, 2025).
IL POSTO DELLE PAROLE
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