Cristina Battocletti “I dialoghi di Trani”

Cristina Battocletti Cristina Battocletti "I dialoghi di Trani"

Cristina Battocletti
“I dialoghi di Trani”

www.idialoghiditrani.com

I Dialoghi di Trani
Domenica 22 Settembre 2019, ore 19:30
Il caso Kaufmann
Rizzoli
www.rizzolilibri.it


con Giovanni Grasso e Cristina Battocletti

A sconvolgere l’esistenza cupa e afflitta di Lehmann Kaufmann, sessant’anni, commerciante ebreo, vedovo, e presidente della comunità ebraica di Norimberga, vittima, in quegli anni, dicembre 1933, della persecuzione nazista, è Irene che gli si presenta da subito come un raggio di sole. Ha vent’anni, è bella, però è ariana.

Cristina Battocletti
Giornalista, lavora alla Domenica de Il Sole 24 Ore dove cura gli spettacoli, segue i festival cinematografici e la letteratura balcanica. Ha scritto a quattro mani la biografia di Boris Pahor che ha vinto il premio Manzoni per il miglior romanzo storico.

Giovanni Grasso
Giornalista parlamentare e saggista. Tra le sue pubblicazioni le biografie di Oscar Luigi Scalfaro, di Piersanti Mattarella e i Carteggi Sturzo-Rosselli e Sturzo-Salvemini. È autore di numerosi documentari televisivi di carattere storico, trasmessi dalla Rai. Dal 2015 riveste l’incarico di consigliere del Presidente della Repubblica per la stampa e la comunicazione.


Cristina Battocletti
“Bobi Bazlen. L’ombra di Trieste”
La nave di Teseo

www.lanavediteseo.eu


«Bazlen è stato un uomo geniale; a lui la cultura italiana deve moltissimo senza che abbia mai pubblicato, almeno da vivo, un solo libro o scritto per giornali e riviste, se non in modo irregolare e casuale, legato più alle persone che non alla cultura stessa.» – Marco Belpoliti, L’Espresso

«La biografia di Cristina Battocletti mostra quanto la città giuliana sia stata fondamentale per il fondatore di Adelphi» – Il Sole 24 Ore, Domenica

«Pur non avendo mai pubblicato on vita un libro, le lettere di Bobi, uscite postume, riescono a dare l’immagine di un letterato scopritore di talenti, che si lasciava trascinare dalle passioni e dagli enigmi e che accompagnava i successi degli autori in cui credeva, come un tifoso festeggia la vittoria della propria squadra» – Sebastiano Grasso, Corriere della Sera

«Un libro davvero benemerito per la quantità di informazioni che fornisce su Bobi, una sorta di mappa particolareggiatissima» – Angelo Guglielmi, La Stampa

Bobi Bazlen (Trieste 1902 – Milano 1965) è stato uno dei maggiori influenzatori della cultura italiana nel Dopoguerra. Fondatore assieme a Luciano Foà di Adelphi, consulente di Einaudi e delle più importanti case editrici italiane, grazie a lui venne scoperto Italo Svevo e pubblicata la letteratura mitteleuropea fino ad allora sconosciuta, tra cui Franz Kafka e Robert Musil. Capace di leggere indifferentemente in tedesco, italiano, inglese e francese indovinava il valore dei libri in base al fatto che avessero “il suono giusto”. Affascinato da oroscopi e mappe astrologiche, aveva una cultura vastissima che si spingeva fino all’antropologia e all’arte primitiva. Di madre ebrea e padre cristiano evangelico, da adulto abbracciò il taoismo e le filosofie orientali. Imprendibile, misterioso, bizzarro anche nel vestiario, è rimasto sempre nell’ombra. Chi era dunque, Roberto, Bobi, Bazlen? Perché ha lasciato fantasmi irrisolti? Perché era amato da tanti, come la poetessa Amelia Rosselli, e avversato da altri, come il regista Pier Paolo Pasolini e lo scrittore Alberto Moravia? Una vita piena di passioni, amicizie profonde e frequentazioni di intellettuali come Elsa Morante, sofferenze, sullo sfondo della grande storia del Novecento. Dalle mattinate passate nella bottega di Umberto Saba, alle correzioni alle poesie del Nobel Eugenio Montale, all’avventura della psicoanalisi, con Edoardo Weiss e Ernst Bernhard, di cui fu uno dei primi pazienti. Questo libro racconta un Bazlen inedito, attraverso lettere e testimonianze che riportano a Trieste, che lasciò a 33 anni senza farvi (forse) più ritorno.


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