Concetto Prestifilippo “Kalasìa” Vincenzo Consolo

Kalasìa. Vincenzo Consolo. Mimesis Edizioni

Concetto Prestifilippo
“Kalasìa”
Parole contro il potere
Vincenzo Consolo
Racconto fotografico di Giuseppe Leone
Mimesis Edizioni

www.mimesisedizioni.it

Kalasìa, termine dialettale raro e tipico di Sant’Agata di Militello, è una parola che Vincenzo Consolo amava particolarmente. Proviene dal greco e sottintende una memoria antica della bellezza. Con questo titolo raccogliamo oggi alcune delle sue più interessanti interviste rilasciate tra il 1992 e il 2011. A distanza di anni, la rilettura di questi articoli colpisce per l’analisi lucida, a tratti spietata, di alcuni momenti epocali della storia repubblicana.
I suoi interventi, privi di diplomazie linguistiche, non operano sconti a nessuno, dettato esplicito che Consolo ha pagato duramente. Questo omaggio allo scrittore di Retablo è arricchito da un racconto fotografico di rara intensità del maestro Giuseppe Leone, nonché da un prezioso scritto inedito dedicato a un tema ricorrente in Consolo e quanto mai attuale: il Mediterraneo e la tragedia dei migranti.

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Concetto Prestifilippo è nato a Piazza Armerina (Enna) nel 1961. Collabora con quotidiani e periodici. Tra i suoi volumi: La Sicilia senza metafore. Colloquio con Vincenzo Consolo (1993), Siracusa per Consolo (2012), Parole contro il potere (2013), Misteri buffi (2016).

Vincenzo Consolo (Sant’Agata di Militello 1933 – Milano 2012) ha esordito nel 1963 con La ferita dell’aprile (2008) e si è rivelato al grande pubblico con Il sorriso dell’ignoto marinaio (2019). Con Nottetempo, casa per casa (2018) ha vinto nel 1992 il Premio Strega. I temi delle sue opere riguardano principalmente la storia, soprattutto quella siciliana. È autore anche di alcuni saggi e di un testo teatrale, la tragedia Catarsi.

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