Carlo Alberto Parmeggiani “Il riccio e altre bestiarietà”

Il riccio e altre bestiarie Il riccio e altre bestiarie

Carlo Alberto Parmeggiani
Roland Cailleux, Pascal Colrat
“Il riccio e altre bestiarietà”
Italo Svevo

https://www.italosvevo.it/


«All’andamento accelerato del contemporaneo, WIR risponde con un movimento lento con brio, dove il bello serve al ponderato»
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Alberto Gaffi, Gilles Kraemer

E se tutto d’un tratto ci scoprissimo simili a ciò che abbiamo sempre temuto o rifiutato? Quel lato oscuro, refoulé, rinnegato dell’animo umano riappare in tutti i racconti di Roland Cailleux, selezionati per questa antologia. La parola è data direttamente agli animali, in una carrellata tanto disparata quanto coerente a un punto fondamentale: far parlare l’altro, il diverso, equivale a guardarsi allo specchio. L’ironia sottile con cui questo gioco è condotto lo rende accettabile, eppure perfido. La stessa ironia pervade i racconti di Parmeggiani. Con il linguaggio erudito del cronista rinascimentale, l’autore ci ripropone i suoi vangeli apocrifi, sorta di bestiario medievale sull’eterna condizione umana. L’incontro tra questi due scrittori (avvenuto realmente molti anni fa alla Biblioteca Nazionale di Francia) e i loro bestiari “umani, troppo umani”, consente questa cooperazione franco-italiana. Così si costituisce una piccola biblioteca europea di grande fascino e di belle parole condivise che, nel loro felice dialogo con le illustrazioni di Pascal Colrat, ci danno un primo assaggio del Grand Tour che questa collana si propone di intraprendere nella cultura europea.

Roland Cailleux (Parigi 1908 – Antibes 1980) Scrittore francese che ha diviso la sua vita tra la letteratura e la medicina. Da giovane pubblica un trattato sull’omeopatia e sarà il medico di André Gide e del premio Nobel Roger Martin du Gard. Scrittore raffinatissimo di soli sette romanzi, viene segnato dalla personalità artistica di Marcel Proust, la cui influenza gli ispirerà il romanzo Une lecture. Nel 1955 con Gallimard pubblica Les Esprits animaux, sorta di bestiario volteriano da cui, stranamente, sarà escluso Il riccio. Tra la penna e lo stetoscopio, il suo pregio resta tutto in una prosa che cerca di ripercorrere lo smascheramento del linguaggio che fu proprio degli scrittori americani di quel periodo.

Carlo Alberto Parmeggiani (Carpi 1949) Ignorato scopritore di teoremi mai verificati e di eleganti congetture sul concetto di infinito, è uno scrittore italiano dal graffiante umorismo. Ha amato l’estero senza mai mettervi radici. Scrive, appartato nella sua città, note di costume, racconti brevi e romanzi tra cui Terre deserte (Robin edizioni, 2018) e L’importanza dell’azoto (Castelvecchi, 2020).

Pascal Colrat (Parigi 1969) Ha studiato disegno e fotografia all’ École Nationale Supérieure des Beaux-Arts di Parigi. Realizza fotografie, pitture e manifesti per la stampa e il teatro. Ha esposto al Centro Pompidou di Parigi (2002) e al Museo di Arte moderna e multimediale di Mosca (2016). Ha pubblicato con Riveneuve tre libri di disegni, tra cui Les Animals (2018).

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