Annarosa Macrì “Sarti volanti”

Annarosa Macrì. Sarti volanti. Rubbettino Editore Annarosa Macrì. Sarti volanti. Rubbettino Editore

Annarosa Macrì
“Sarti volanti”
Rubbettino Editore

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“Mio angelo, io non seppi mai quale angelo
fosti, o per quali vie storte ti amai
o venerai, tu che scendendo ogni gradino
sembravi salirli, frustarmi, mostrarmi
una via tutta perduta alla ragione, quando
facesti al caso quel che esso riprometteva,
cioè mi lasciasti.”

Amelia Rosselli

Un romanzo sull’amore, e, dunque, sulla morte. E sulla scrittura. Le vite parallele di una madre, Rosa, e di una figlia, Amélie, che non furono mai bambine e che erano, forse, la stessa persona. Due storie imperfette e difettose, “da aggiustare, correggere e rifinire”, come gli scritti degli altri, che Amélie riparava da studentessa e come gli abiti degli altri, che lei accorcia, allunga e restringe nel suo laboratorio di sartoria. Trenta “variazioni” su un tema, l’impossibilità dell’amore “vissuto”, accostate l’una all’altra, in quella misteriosa e lineare composizione, che, come la cucitura su una stoffa, è il flusso lineare di ogni vita.

Annarosa Macrì, giornalista e scrittrice, ha lavorato in Rai nella redazione calabrese e accanto a Enzo Biagi in molti dei suoi programmi. Ha pubblicato A Berlino un bouganville (1988), Il mercante di storie (2009), Alì voleva volare (2010) e, per Rubbettino, L’ultima lezione di Enzo Biagi (2008); Da che parte sta il mare (2013, premio Moncalieri per la narrativa); Corpo estraneo (2017); Sarti volanti (2023).


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