Anna Villari “Fellini Museum”

Fellini Museum (foto Lorenzo Burlando) Fellini Museum (foto Lorenzo Burlando)

Anna Villari
“Fellini Museum”
Rimini

https://www.fellinimuseum.it/

“Nulla si sa, tutto si immagina”
Federico Fellini, La Voce della Luna, 1990

Anna Villari, curatrice del Fellini Museum, ospite a “Il posto delle parole”.

Il Fellini Museum non intende interpretare il cinema del regista riminese come opera in sé conclusa, come sacrario o omaggio alla memoria, ma esalta l’eredità culturale di uno dei più illustri registi della storia del cinema, che a Rimini ha avuto i natali nel 1920. Il Fellini Museum è un museo del cinema che mette al centro di tutto l’opera del grande regista, la sua arte, con oltre cinque ore di estratti di film composti in un allestimento immersivo e partecipativo che rende il visitatore protagonista della sua stessa visita. Un repertorio audiovisivo unico, proposto come un percorso nel flusso creativo dell’opera di Fellini, cui si affianca una importante sezione documentale con i disegni di scena originali, gli abiti di Danilo Donati, oggetti e fotografie, i taccuini di Nino Rota. Ma il Fellini Museum è anche un “museo che esce dal museo”, agendo su più fronti e superando i suoi stessi luoghi: accende la macchina dell’immaginazione e riunisce in un unicum concettuale e spaziale, con la Piazza Malatesta, dando vita a un percorso composito di narrazioni partecipate in una esperienza immersiva e diffusa. Il ‘dialogo’ tra spazi interni ed esterni che caratterizza il Fellini Museum è senza soluzione di continuità, in cui creatività e immaginazione contaminano positivamente Rimini e il suo cammino nel presente e nel futuro, come chiave di accesso al mondo del «tutto si immagina».

Se l’unico vero realista è il visionario, Federico Fellini merita di essere divulgato attraverso una visione realistica del patrimonio ideale e materiale che ha condiviso con il mondo. Il progetto di dedicare un museo alla sua figura nasce, infatti, con l’intento di restituirne e interpretarne l’opera come chiave per connettere tradizione e contemporaneità, mostrando la bellezza che dal suo pensiero e dalla sua arte si espande, fonte d’ispirazione e ricchezza diffusa.

Foto: Lorenzo Burlando

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