Andrea Bizzozzero
“Il cibo del pensiero: mangio dunque sono”
Food&ScienceFestival, Mantova
Sabato 1° ottobre, Mantova
Il cibo del pensiero: mangio dunque sono
Radici antiche e motivazioni attuali
con Andrea Bizzozzero
Quando Ludwing Feuerbach, recensendo il libro di Moleschott, Dottrina dell’alimentazione per il popolo (1850), concludeva con l’ormai celebre affermazione «L’uomo è ciò che mangia», suscitava non poco scandalo. Dall’opinione pubblica venne considerata come «sentenza scurrile della pseudo scienza sensualissima moderna», espressione di un materialismo grossolano e un po’ infantile. Da parte sua Feuerbach era fermamente convito della relazione che intercorre tra la nutrizione, ciò che si mangia e ciò che si è, al punto da poter affermare che «come è il cibo, così è l’essenza, com’è l’essenza, così è il cibo».
Anche Bernard Stiegler è persuaso che il divenire dell’umano dipenda dal cibo, ma non solo da quello che nutre il corpo, bensì anche quello che nutre e plasma la sua capacità simbolica. Dipendendo questa sia dall’io che dal noi e dal contesto sociale, culturale e tecnico nel quale si trova a viver. E’ urgente prendersi cura non solo dell’eventuale tossicità del cibo del corpo, ma anche di tutto ciò che oggi viene prodotto ai fini di una modulazione della capacità simbolica umana e, di conseguenza, della libido, ridotta molto spesso a compulsione.
Ascolta la conversazione con Andrea Bizzozzero:
Andrea Bizzozero è professore aggiunto di Storia della filosofia presso la Facoltà di filosofia della Pontificia Università Antonianum (Roma). Si occupa del pensiero di Agostino di Ippona, di Jacques Derrida e della filosofia francese contemporanea. Coordina il gruppo di ricerca in antropologia della suddetta Facoltà. Tra lesue pubblicazioni: Fare la verità. Rilettura della decostruzione di Jacques Derrida, Roma 2019;
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