Alex Bellini “Il viaggio più bello”

Alex Bellini Alex Bellini "Il viaggio più bello" Chiarelettere

Alex Bellini
“Il viaggio più bello”
I 6 nodi da sciogliere per vincere la paura della trasformazione
Chiarelettere

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Le sfide, le difficoltà, i nodi da sciogliere: il viaggio più bello è quello che facciamo dentro di noi, parola di esploratore.

“Ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai niente. Sii gentile, sempre.”

Questa testimonianza di Alex Bellini – protagonista di avventure incredibili tra le quali le traversate dell’Atlantico e del Pacifico a remi – rappresenta uno strumento utile per disincagliare le nostre vite. Siamo impantanati in una crisi senza precedenti eppure “viviamo tempi interessanti”, dobbiamo solo accettarne la sfida. Ma come? Secondo l’autore evitando anzitutto di avere paura della nostra stessa ombra, mettendo in discussione i modelli che la società ci impone e quei comportamenti che ripetiamo come se avessimo inserito il pilota automatico.

È vero, l’esplorazione interiore non ha l’aria di un’impresa eroica, tuttavia ognuna delle eccezionali imprese di Alex Bellini è stata possibile grazie ad alcune abilità (lui le chiama anche virtù) che nulla hanno a che vedere con la forza o la resistenza fisica ma sono il portato di un viaggio verticale dentro di sé, ammorbidendo le proprie rigidità, ascoltandosi profondamente, coltivando la presenza mentale e non temendo di mostrare la propria vulnerabilità. Guidati dall’intelligenza e dall’esperienza di un grande viaggiatore possiamo anche noi riscoprire abilità dimenticate e soprattutto attivarle. In un momento storico come quello che stiamo vivendo, nessun’altra sfida è più importante, nessun altro viaggio è più bello.

Alex Bellini
Appassionato di avventura, ha preso spunto dai grandi esploratori per realizzare le sue imprese. Nel 2001 corre la Marathon des Sables in Marocco, 260 chilometri in autosufficienza alimentare. Nel 2002-2003 attraversa per due volte l’Alaska a piedi, trainando una slitta. Nel maggio del 2006, dopo una navigazione durata 226 giorni, riesce a raggiungere Fortaleza, in Brasile, coronando così il suo sogno di attraversare l’oceano in solitaria in barca a remi. Il Pacifico è il suo viaggio più recente, ma non sarà l’ultimo.


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