ALESSANDRO VANOLI

Conversazione di Livio Partiti con Alessandro Vanoli

 

 

TORINO SPIRITUALITA'

VENERDI' 25 SETTEMBRE, ORE 21

IL CIRCOLO DEI LETTORI

DIALOGO TRA ALESSANDRO BARBERO E ALESSANDRO VANOLI

"IL BISOGNO DELLA BARBARIE"

§

 

DOMENICA 27 SETTEMBRE, ORE 15.00

TEATRO CARIGNANO – TORINO

L'ARTE

ALESSANDRO BERGONZONI CON ALESSANDRO VANOLI

 

 

Nel parlare divino il dire coincide sempre con il fare: Dio dice «luce», ed ecco la luce. Dice «cielo», ed ecco il cielo. Il parlare degli esseri umani è diverso. Ciò che pronunciamo non prende forma e consistenza, non ha immediata relazione con le sue conseguenze: siamo noi a dover instaurare un nesso tra il detto e il fatto, così che le parole non siano vane. Questo è il nostro limite, il nostro “poco meno”, ma nella possibilità di scegliere quali nessi instaurare sta anche la possibilità di essere creatori. Anzi, di essere artisti..

 

ascolta la conversazione

ALESSANDRO VANOLI

 

 

Alessandro Vanoli, storico delle relazioni tra cristiani e musulmani in epoca medievale e moderna, insegna presso l’Università di Bologna. Tra i libri, Andare per l’Italia araba (il Mulino 2014).

 

 

ASPETTANDO I BARBARI

KONSTANINOS KAVAFIS

 

Che aspettiamo, raccolti nella piazza?
Oggi arrivano i barbari.
Perché mai tanta inerzia nel Senato?
E perché i senatori siedono e non fan leggi?
Oggi arrivano i barbari.
Che leggi devon fare i senatori?
Quando verranno le faranno i barbari.
Perché l’imperatore s’è levato
così per tempo e sta, solenne, in trono,
alla porta maggiore, incoronato?
Oggi arrivano i barbari.
L’imperatore aspetta di ricevere
il loro capo. E anzi ha già disposto
l’offerta d’una pergamena. E là
gli ha scritto molti titoli ed epiteti.
Perché i nostri due consoli e i pretori
sono usciti stamani in toga rossa?
Perché i bracciali con tante ametiste,
gli anelli con gli splendidi smeraldi luccicanti?
Perché brandire le preziose mazze
coi bei caselli tutti d’oro e argento?
Oggi arrivano i barbari,
e questa roba fa impressione ai barbari.
Perché i valenti oratori non vengono
a snocciolare i loro discorsi, come sempre?
Oggi arrivano i barbari:
sdegnano la retorica e le arringhe.
Perché d’un tratto questo smarrimento
ansioso? (I volti come si son fatti serii)
Perché rapidamente le strade e piazze
si svuotano, e ritornano tutti a casa perplessi?
S’è fatta notte, e i barbari non sono più venuti.
Taluni sono giunti dai confini,
han detto che di barbari non ce ne sono più.
E adesso, senza barbari, cosa sarà di noi?
Era una soluzione, quella gente.

 

 

IL POSTO DELLE PAROLE

ascoltare fa pensare