Alessandro Trasciatti “Acrobazie”

Acrobazie Acrobazie

Alessandro Trasciatti
“Acrobazie”
Storie brevi e brevissime
Il ramo e la foglia edizioni

https://www.ilramoelafogliaedizioni.it/

Con questa raccolta di racconti Trasciatti accompagna il lettore, attraverso una scrittura che a tratti si contorce in vere e proprie acrobazie, in un viaggio di scoperta dell’indole umana.
Punto di partenza è l’io narrante, soggetto metaforico e paradigmatico della società attuale, con i suoi vezzi, le sue debolezze e gli istinti che maggiormente cerca di nascondere. Il percorso di questi viaggi è sovente spiazzante, le scoperte inattese, i fatti e le emozioni sono pronte ad apparire dal sopore della disattenzione, evocati dall’acume dell’autore.
Lungo il dispiegarsi dei racconti si visiteranno luoghi familiari e sconosciuti, meandri di stanze e di indumenti, labirinti mentali e percorsi infantili, in un continuo carosello di scoperte e di intuizioni sorprendenti per la loro semplicità: vere e proprie acrobazie che tengono col fiato sospeso sino al sospiro finale, subito interrotto da un nuovo esercizio in un dipanarsi di altre sorprese ed emozioni, di racconto in racconto.

«L’amore di un’acrobata viene su nell’ombra, ha tempi lunghi di maturazione, deve superare barriere interne, pedaggi, rompere le mille scorze accresciutesi intorno al suo cuore in anni di ferrea disciplina, esercizio dopo esercizio, caduta dopo caduta, umiliazione dopo umiliazione.»

Alessandro Trasciatti (Lucca 1965) ha fatto l’archivista, il postino e il piccolo editore. Ha pubblicato i primi racconti su “Nuova Prosa” nel 1991 e in seguito ha collaborato a varie riviste di letteratura (tra cui “Paragone”) e di turismo (come “Gente Viaggi”). Laureatosi a Pisa in letteratura francese con il critico freudiano Francesco Orlando, ha tradotto alcune novelle fantastiche di Jacques Cazotte e di Xavier Forneret. Si vanta molto di avere partecipato come relatore ai convegni teatrali, organizzati da Ermanno Cavazzoni e Daniele Benati, sul fantomatico filosofo e scrittore Learco Pignagnoli.
Per alcuni anni ha tenuto un blog abbastanza frequentato, detto anche “lunario inattuale di letteratura e desueta umanità” da cui è poi nata la collana editoriale dei Libratti (ormai cessata). Tra le sue pubblicazioni: Prose per viaggiatori pendolari (Mobydick 2002), Avevo costruito un sogno. Storie e fatiche di un postino artista (Ediesse 2014), con una prefazione di Massimo Raffaeli e un omaggio grafico di Luigi Serafini, Scampoli (Oèdipus 2017). Attualmente collabora a “Nuova Tèchne”, rivista di bizzarrie letterarie e non, diretta da Paolo Albani.

IL POSTO DELLE PAROLE
ascoltare fa pensare

https://ilpostodelleparole.it/