Alessandro Fullin “Nudo maschile in arancione e giallo”

Alessandro Fullin. Nudo maschile in arancione e giallo. Manni Editori. Alessandro Fullin. Nudo maschile in arancione e giallo. Manni Editori.

Alessandro Fullin
“Nudo maschile in arancione e giallo”
Manni Editori

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Vanessa sa che Marek, uomo metodico, il venerdì fa sempre un bagno. Per uno senza un piede la cosa è purtroppo non semplice. Quando sente che Marek chiude la porta si mette in ascolto e appena è certa che l’uomo ha posato le stampelle ed è nell’acqua afferra il portabiti di ferro. Per sfondare la porta Vanessa impiega diversi minuti e sente Marek che da dentro urla come un pazzo. Alla fine la porta cede e l’uomo nella vasca vede entrare come una furia Vanessa che gli ruba le stampelle posate lì vicino alla parete. Poi si siede su uno sgabello. Ha con sé della carta e una matita e inizia a disegnare. L’uomo capisce di essere in trappola, volano insulti indicibili, tenta di alzarsi, ricade, beve acqua, Vanessa implacabile continua a disegnare, altri insulti, Marek ritenta di uscire, la vasca alla fine si ribalta, l’uomo è a terra, Vanessa allora butta via la matita, i fogli, tenta di rialzarlo ma scivola e gli cade addosso. Cominciano a lottare, Vanessa urla, Marek pure, il bagno è un campo di battaglia. Poi improvvisamente i due si placano, sfiniti, si guardano. Marek si decide e la bacia.

In Polonia, negli anni tra le due guerre mondiali, si respira ancora un’atmosfera bohémienne. La contessa Zaskaja, nobile decaduta ma non rassegnata alla fine di un’epoca, organizza cene che dovrebbero essere fastose ma che, guarda caso, si svolgono sempre nel giorno in cui la cuoca è in permesso; e fa da mecenate a Vanessa, pittrice innamorata delle avanguardie artistiche europee, capace di dipingere nudi maschili senza vergogna e tazzine da tè con stile drammatico.
Poi, in questo spaccato mitteleuropeo d’inizio Novecento, tra nature morte e passioni quanto mai vive, entrano Pavel, giardiniere bello come una statua greca, di cui si innamora il giovane e romantico Mattia; Marek, reduce dalla Grande Guerra, che diviene lo sposo e il modello di Vanessa; e ancora galleristi, artisti, divi del cinema muto.
Sono i personaggi teneri e bizzarri di un romanzo scritto con la leggerezza di un cronista mondano e l’ironia di un comico di razza, sempre in bilico tra realtà storica e invenzione, nel quale l’amore per l’arte diventa la metafora del desiderio di ridisegnare il mondo – rendendolo, se possibile, più bello, elegante e sensuale.

Alessandro Fullin, attore, autore e regista teatrale, è nato a Trieste nel 1964.
Ha trascorso molti anni a Bologna, vive a Biella.
Nel 2005 ha preso parte al programma televisivo Zelig, nei panni della professoressa Fullin. Ha recitato in sit com televisive, film, spettacoli teatrali e cabaret. Ha pubblicato libri umoristici e i romanzi Ho molto tempo dopo di te (Kowalski 2010) e Panico botanico (Cairo 2014).


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