Giovanni Previdi
Alessandro Sanna
“Lettori”
Gallucci
Arriva in libreria per Gallucci editore Lettori di Giovanni Previdi con le illustrazioni di Alessandro Sanna: un repertorio illustrato dei lettori, raccontati con leggerezza e ironia da chi, Giovanni, li vede sfilare ogni giorno nella libreria del centro di Bologna dove lavora. In questo libro trovate tipi umani che leggono, toccano, annusano libri in luoghi pubblici o privati. Un libro che parla di noi lettori appassionati e pigri, indolenti e sfacciati, compulsivi e solitari, imprudenti e spericolati, solitari o in coppia, sovrani o sognatori….
Li accarezzano, annusano, collezionano, e a volte li leggono anche, i libri.
Trenta ritratti irriverenti e implacabili di una specie rara alla quale, caro lettore, palesemente appartieni anche tu.
In quale ti riconosci?
Il lettore annusatore
Il lettore da rimorchio
Il lettore immaginario
La lettrice sovrana
Il lettore ossessivo
Il lettore disorientato
Il lettore da tartufi
Il lettore scrittore
Il lettore feticista
Il lettore innamorato
Il lettore onnileggente…
Giovanni Previdi, scrittore e libraio, è nato a Carpi nel 1977 e vive a Bologna, dove lavora in una libreria del centro. Nel 2013 ha pubblicato la raccolta Due fettine di salame, poesie (Quodlibet).
Alessandro Sanna è nato nel 1975 nella pianura tra Mantova, Verona e Modena, ma suo papà gli ha messo nel sangue il mare e il vento della Sardegna. Da piccolo era convinto di saper volare, prevedere il futuro e imitare tutti i suoni del creato. Ha giocato sempre tantissimo, con gli altri all’aria aperta o da solo con mozziconi di supereroi e macchinine. A undici anni questa passione per il gioco si è trasformata in disegno: disegnare, disegnare e ancora disegnare, dimenticando che nella vita ci sono altre cose. Adesso che disegna per lavoro, le altre cose può riscoprirle e apprezzarle, perché sono loro che gli permettono di continuare a giocare con pennelli, matite, mani sporche e gocce d’acqua indomabili.
Il lettore annusatoreSarebbe normale ritenere che, nei lettori, l’organo di senso più sollecitato sia la vista. Falso. È l’olfatto.
Per l’annusatore di libri poco conta quel che ci sia scritto dentro al volume: più importante, ai fini dell’acquisto, sembrerebbe l’evocazione di un profumo. Apre il libro (circa a metà), ci ficca dentro il naso, chiude gli occhi, inspira profondamente e comincia, inebriato, a sbattere le palpebre a gran velocità, come le ali di un colibrì che sugge il nettare.
La causa, probabilmente, va rintracciata nell’esorbitante proliferazione di libri che per titolo hanno i profumi più diversi: delle foglie di limone, della rosa di mezzanotte, del pane alla lavanda, della pioggia nei Balcani, dei fiori in Iraq, delle mele rosse, delle bugie, del cioccolato, del sangue, del caffè, del ghiaccio, della meringa, della cannella, dell’amore, del timo, delle spezie proibite, del diavolo e dello zenzero, solo per citarne alcuni.
Di questo passo, l’esasperata sollecitazione olfattiva, creata ad hoc dal marketing editoriale, tramuterà i lettori in veri e propri nasi, e i libri saranno venduti in boccette.
IL POSTO DELLE PAROLE
ascoltare fa pensare
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