Daria Bignardi “La coscienza dell’ansia” Torino Spiritualità

Daria Bignardi Daria Bignardi "La coscienza dell'ansia" Torino Spiritualità

Daria Bignardi
“La coscienza dell’ansia”
Torino Spiritualità

www.torinospiritualita.org


Domenica 29 settembre 2019, ore 18:00
Teatro Carignano, Torino
“La coscienza dell’ansia”
con Daria Bignardi

La coscienza dell’ansia
«… e anche le rare volte in cui vado a letto per tempo, resto insonne fino ai primi rintocchi delle campane». Così Zeno Cosini, celeberrimo e ansioso protagonista di La coscienza di Zeno, spiega al medico il tormento delle sue notti bianche, quando l’attrito tra sè e il mondo è insostenibile e si diventa preda dei propri pensieri. La conduttrice tv e scrittrice Daria Bignardi ha conosciuto queste sensazioni e le racconta in uno spettacolo che accoglie ricordi personali e riflessioni, brani dai suoi libri e pagine tratte dai romanzi di Vittorini, Busi, Svevo. Parole e musica per confrontarsi con l’ansia, e forse farci amicizia. Con Flo (voce) e Michele Maione (chitarra e percussioni)

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www.torinospiritualita.org


Daria Bignardi
“Storia della mia ansia”
Mondadori Editore

www.librimondadori.it

“Ho immaginato una donna che capisce di non doversi più vergognare del suo lato buio, l’ansia”.

Un pomeriggio di tre anni fa, mentre stavo sul divano a leggere, un’idea mi ha trapassata come un raggio dall’astronave dei marziani. Vorrei raccontare così l’ispirazione di questo romanzo, ma penso fosse un’idea che avevo da tutta la vita. “Sappiamo già tutto di noi, fin da bambini, anche se facciamo finta di niente” dice Lea, la protagonista della storia.
Ho immaginato una donna che capisce di non doversi più vergognare del suo lato buio, l’ansia. Lea odia l’ansia perché sua madre ne era devastata, ma crescendo si rende conto di non poter sfuggire allo stesso destino: è preda di pensieri ossessivi su tutto quello che non va nella sua vita, che, a dire il vero, funzionerebbe abbastanza. Ha tre figli, un lavoro stimolante e Shlomo, il marito israeliano di cui è innamorata. Ma la loro relazione è conflittuale, infelice.
“Shlomo sostiene che innamorarci sia stata una disgrazia. Credo di soffrire più di lui per quest’amore disgraziato, ma Shlomo non parla delle sue sofferenze. Shlomo non parla di sentimenti, sesso, salute. La sua freddezza mi fa male in un punto preciso del corpo.” Perché certe persone si innamorano proprio di chi le fa soffrire? E fino a che punto il corpo può sopportare l’infelicità in amore?
Nella vita di Lea improvvisamente irrompono una malattia e nuovi incontri, che lei accoglie con curiosità, quasi con allegria: nessuno è più di buon umore di un ansioso, di un depresso o di uno scrittore, quando gli succede qualcosa di grosso.
Daria Bignardi

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