ROBERTO IVALDI

Conversazione di Livio Partiti con Roberto Ivaldi

 

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ROBERTO IVALDI

"IL MISTERO DEI COSMATI"

EXORMA EDIZIONI

 

 

Un giallo, tra suspense ed erudizione, tra finzione e realtà storica.

La vicenda si svolge a Roma tra il 1414 e il 1471 e vede coinvolti i Còsmati, i più noti maestri marmorari del tempo.

Protagonista è Braccio del Poggio, umanista di fama e filologo, diplomatico e segretario pontificio, ma anche abile e spregiudicato uomo d’affari: è un vero cacciatore di antichi e preziosi manoscritti che trascrive in segreto per poi venderne le copie alle biblioteche del tempo, dopo aver occultato gli originali.

È a lui che si presenta un giorno Luc’Antonio dei Mellini, discendente della confraternita dei marmorari perseguitata da una lunga scia di morti inspiegabili. Luc’Antonio reca con sé una misteriosa tavoletta di alabastro, ereditata dal nonno del nonno, la cui decifrazione pare essere legata alla soluzione dei presunti delitti e a un mistero ancora più grande…

 

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ROBERTO IVALDI

 

 

La vicenda dei magistri doctissimi – maestri marmorari, i Còsmati del titolo – si snoda per lo più a Roma tra il 1414 e il 1471. Braccio del Poggio, amico di Coluccio Salutati, è umanista di fama, filologo, segretario pontificio e diplomatico. È a Braccio che si presenta un giorno Luc’Antonio dei Mellini, discendente della confraternita dei marmorari, attiva da secoli nei laboratori di Roma, e perseguitata da una lunga scia di morti inspiegabili.

Chi perseguita i magistri doctissimi e perché?

Qual è il messaggio segreto della tavoletta di alabastro consegnatagli da Luc’Antonio? È proprio lui a mettere Braccio sulla giusta strada quando, nel 1425, a Roma, cercando tra le carte lasciate dal nonno in una soffitta della chiesa di Santa Maria in Cosmedin, scopre un manoscritto anonimo dal titolo Historia magistrorum doctissimorum romanorum.

La Historia interessa duecento anni della dinastia dei Còsmati, compresi tra l’XI e il XIII secolo, e rivela che la confraternita è stata segnata da lutti misteriosi fin dalle sue origini, da quando Demetrio Anghelopulos venne incaricato da Desiderio, abate di Montecassino e futuro papa, di portare a Roma l’arte del mosaico bizantino e ridare vigore all’architettura religiosa della città, devastata dai Normanni.

Sulle tracce quindi di un mistero antico quanto la discendenza dei Còsmati, l’inchiesta procede parallelamente agli eventi della vita privata di Braccio, a loro volta intrecciati a quelli della vita pubblica del XV secolo. L’indagine minuziosa, casuali coincidenze ed episodi inattesi aggiungono anno dopo anno preziosi tasselli alla soluzione dell’enigma.

 «La base storica di questo appassionante romanzo è sicuramente più seria, più scientifica e più onesta di quella di tanti best-seller medievali e rinascimentali»

Andrea Sartori

 

 

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