PIETRO PETRAROIA

Conversazione di Livio Partiti con Pietro Petraroia

 

 

PIETRO PETRAROIA

CURATORE DELLA MOSTRA

"GIOTTO E L'ITALIA"

PALAZZO REALE – MILANO

 

 

Giotto, l’Italia è il grande evento espositivo che concluderà il semestre di Expo 2015, a Palazzo Reale di Milano.

La mostra, posta sotto l’Alto patronato del Presidente della Repubblica Italiana, promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e dal Comune di Milano – Cultura, con il patrocinio della Regione Lombardia, è prodotta e organizzata da Palazzo Reale e dalla casa editrice Electa. Il progetto scientifico è di Pietro Petraroia (Éupolis Lombardia) e Serena Romano (Università di Losanna) che sono anche i curatori dell’esposizione.

 

 

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PIETRO PETRAROIA

 

 

Giotto, l’Italia resterà aperta al pubblico fino al 10 gennaio 2016. La mostra, con allestimento di Mario Bellini, ha un motivo particolare per essere realizzata a Palazzo Reale: esso infatti ancora ingloba strutture del palazzo di Azzone Visconti, ove, negli ultimi anni della sua vita, Giotto venne a realizzare due cicli di dipinti murali, oggi perduti.

 

La mostra si avvale di un prestigioso Comitato Scientifico che riunisce i responsabili delle istituzioni italiane che nel corso degli anni e fino ad oggi hanno contribuito non solo alla conservazione e alla tutela delle opere di Giotto, ma anche – e in misura straordinaria – alla conoscenza e all’approfondimento scientifico e tecnico delle innovazioni introdotte dal maestro, con studi e interventi d'avanguardia, noti e apprezzati a livello internazionale. Il Comitato è composto dal presidente Antonio Paolucci e da Cristina Acidini, Davide Banzato, Giorgio Bonsanti, Caterina Bon Valsassina, Gisella Capponi, Marco Ciatti, Luigi Ficacci, Cecilia Frosinini, Marica Mercalli, Angelo Tartuferi.

 

GIOTTO, L’ITALIA

2.9.2015 – 10.1.2016
Palazzo Reale
Piazza del Duomo 12, Milano

Orari

lunedì
14.30-19.30
martedì, mercoledì, venerdì e domenica
9.30-19.30
giovedì e sabato 9.30-22.30

 

 

A cavallo tra la fine del Duecento e l’inizio del Trecento a Firenze Giotto e Dante definiscono i canoni della letteratura e dell’arte italiana. Un’epoca straordinaria e cruciale per la storia della civiltà europea si dipana nel torno di due generazioni – Dante prima e Giotto poi – dando vita alla matrice originaria della nostra identità. Non a caso l’Italia ha scelto di dedicare a Giotto, grande maestro della storia dell’arte moderna, l’evento conclusivo del semestre di Expo 2015 a Palazzo Reale di Milano. Quattordici opere mai esposte prima nel capoluogo lombardo, capolavori assoluti mai raccolti in precedenza in un’unica mostra, guidano il visitatore lungo le tappe fondamentali del percorso artistico giottesco, dalle opere giovanili fino alla fase finale della carriera dell’artista. Prestiti eccezionali, come il polittico Stefaneschi dai Musei Vaticani messo a confronto con quello fiorentino di Santa Reparata, insieme a riunioni storiche, come il polittico Baroncelli completo della cuspide conservata al San Diego Museum of Art, permettono al pubblico cosmopolita di Expo di cogliere appieno il segno rivoluzionario della pittura giottesca. Il sigillo di Giotto a Expo è pertanto il degno compimento dell’Esposizione Universale di Milano e invito tutti a godere di questa straordinaria esperienza. Dario Franceschini Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.

 

 

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