LAURA BORTOT

Conversazione di Livio Partiti con Laura Bortot

 

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GABRIELE KOGL

"ANIMA DI MADRE"

TRADUZIONE DI LAURA BORTOT

KELLER EDITORE

 

Tra ricordi, vicende private e giudizi sul mondo, la protagonista di questo romanzo ci racconta la sua storia, le cose che ha capito della vita e quelle che proprio non si spiega. Ormai vecchia ripensa alla sua famiglia: tre figli di cui uno illegittimo, morto suicida per il tradimento della moglie, una figlia che poteva innamorarsi del veterinario ma studia inspiegabilmente teatro a Vienna, e l'ultimo che lavora a casa, ma non nel modo giusto. Nuore e nipoti che si sposano, tradiscono, viaggiano e compiono percorsi a volte senza conoscere la direzione che hanno preso.
Gabriele Kögl ha creato una voce potente, umana e a tratti severa, un romanzo dalla sincerità disarmante sull'amore, sulla vita, la morte e la colpa, e sul conflitto tra generazioni che è anche confronto tra i valori di un mondo antico e quelli della realtà moderna, diversi forse solo all'apparenza.

«Si dice sempre che la vita è cambiata, che niente è più come prima, ma in realtà la gente non è cambiata, è solo confusa, perché non sa quale strada prendere e che cosa farne di tutta questa libertà e di tutte queste opportunità per cui ha lavorato duro. La gente vuole le stesse cose che volevamo noi e che volevano le generazioni prima di noi. Basta guardare mia nipote, con i suoi diciassette anni. È la migliore di tutta la scuola, e cosa vuole? Il suo ragazzo vuole, quello che si è rimediata e che vorrebbe sposare, e dei bambini, e una bella vita. E allora la sua istruzione non cambia niente, e neanche il viaggiare a destra e a manca, alla stessa maniera delle lingue straniere che si studiano. I desideri rimangono sempre gli stessi».

 

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LAURA BORTOT

 

 

Gabriele Kögl è una scrittrice austriaca, nasce  nel 1960 a Graz dove compie studi religiosi presso L'Accademia Pedagogica, poi si sposta a Vienna e si laurea in Sceneggiatura presso la Vienna Film Academy. Dal 1990 scrive testi letterari e sceneggiature per cortometraggi e documentari. Ha vinto numerosi premi tra cui il Max von der Grün Preis nel 1993, il premio letterario della città di Graz nel 1994 e il Clemens Brentano Preis nel 1995. Nel 2005, con Anima di madre ha vinto l'Alfred Gesswein Literaturpreis e il Würth Literaturpreis.

 

 

 

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