Conversazione di Livio Partiti con Laura Bortot
GABRIELE KOGL
"ANIMA DI MADRE"
TRADUZIONE DI LAURA BORTOT
KELLER EDITORE
Gabriele Kögl ha creato una voce potente, umana e a tratti severa, un romanzo dalla sincerità disarmante sull'amore, sulla vita, la morte e la colpa, e sul conflitto tra generazioni che è anche confronto tra i valori di un mondo antico e quelli della realtà moderna, diversi forse solo all'apparenza.
«Si dice sempre che la vita è cambiata, che niente è più come prima, ma in realtà la gente non è cambiata, è solo confusa, perché non sa quale strada prendere e che cosa farne di tutta questa libertà e di tutte queste opportunità per cui ha lavorato duro. La gente vuole le stesse cose che volevamo noi e che volevano le generazioni prima di noi. Basta guardare mia nipote, con i suoi diciassette anni. È la migliore di tutta la scuola, e cosa vuole? Il suo ragazzo vuole, quello che si è rimediata e che vorrebbe sposare, e dei bambini, e una bella vita. E allora la sua istruzione non cambia niente, e neanche il viaggiare a destra e a manca, alla stessa maniera delle lingue straniere che si studiano. I desideri rimangono sempre gli stessi».
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Gabriele Kögl è una scrittrice austriaca, nasce nel 1960 a Graz dove compie studi religiosi presso L'Accademia Pedagogica, poi si sposta a Vienna e si laurea in Sceneggiatura presso la Vienna Film Academy. Dal 1990 scrive testi letterari e sceneggiature per cortometraggi e documentari. Ha vinto numerosi premi tra cui il Max von der Grün Preis nel 1993, il premio letterario della città di Graz nel 1994 e il Clemens Brentano Preis nel 1995. Nel 2005, con Anima di madre ha vinto l'Alfred Gesswein Literaturpreis e il Würth Literaturpreis.
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