LAURA BOELLA

Conversazione di Livio Partiti con Laura Boella

 


Gli esseri umani sono dotati della capacità di
non restare indifferenti alla sofferenza altrui e di condividere
esperienze, ma anche della capacità di umiliare e disumanizzare. Questo è
il nodo profondo dell’empatia, strettamente intrecciato con le
contraddizioni della vita contemporanea. Si spiega così perché l’empatia
sia uscita dai dipartimenti di filosofia e dai laboratori dei
neuroscienziati e oggi stia assumendo un decisivo ruolo etico-politico.
Aspetti centrali della crisi contemporanea – degrado ambientale, trionfo
dell’avidità e della corruzione nella finanza e in politica, perdita
dei legami sociali – possono essere superati solo con il riconoscimento
dell’altro, la cura e la solidarietà. Diventa così molto evidente la
mancanza di un’educazione all’empatia in famiglia e nelle scuole, così
come la sua ignoranza nei campi più a rischio come l’economia e la
politica.

 


Laura Boella
è professore ordinario di Filosofia morale
e di Etica dell’ambiente presso il Dipartimento di Filosofia
dell’Università Statale di Milano. Si è dedicata allo studio del
pensiero femminile del ’900, proponendosi come una delle maggiori
studiose di Hannah Arendt, Simone Weil, MarÍa Zambrano e Edith Stein. In
questo ambito di riflessione ha sviluppato in particolare il tema delle
relazioni intersoggettive e dei sentimenti di simpatia, empatia,
compassione. Ha curato la nuova edizione italiana di Essenza e forme della simpatia di M. Scheler (Franco Angeli, 2010). Tra le sue recenti pubblicazioni: Sentire l’altro. Conoscere e praticare l’empatia (2006), Neuroetica. La morale prima della morale (2008), Il coraggio dell’etica. Per una nuova immaginazione morale (2012) per Raffaello Cortina Editore; Le imperdonabili. Milena Jesenskà, Etty Hillesum, Marina Cvetaeva, Ingeborg Bachmann, Cristina Campo (Mimesis, 2013). 

 

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LAURA BOELLA

 

 

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