GIORGIA FERRARI

Conversazione di Livio Partiti con Giorgia Ferrari

 

Chi ha ucciso la signora Skrof?

 

MIKA WALTARI

"CHI HA UCCISO LA SIGNORA SKROF?"

TRADUZIONE DI MARJA PELTONEN E CURA DI GIORGIA FERRARI

POSTFAZIONE DI LUCA SCARLINI

IPERBOREA

 

La vecchia e ricca signora Skrof viene trovata morta nel suo letto in un tranquillo quartiere di Helsinki. Il gas esce ancora dal fornello spento quando la porta dell’appartamento viene sfondata: un banale incidente. Ma perché il cane ha gli occhi sbarrati? È da quello strano dettaglio che il commissario Palmu inizia a indagare, convinto di aver trovato l’inevitabile errore che compie sempre l’assassino. E uno alla volta entrano in scena i tanti personaggi in qualche modo legati alla vedova, o meglio, al suo cospicuo patrimonio e ai suoi mutevoli testamenti: Mustapää, l’avido reverendo della Comunità di Betlemme dall’equivoco passato, l’avvocato Lanne, che dell’avara signora cura lasciti e interessi, Kirsti Skrof, la figliastra fuggita di casa per sottrarsi al matrimonio imposto, Lankela, il seducente e scapestrato nipote aviatore e il suo inseparabile amico, il pittore surrealista Kuurna, che fa della bizzarria la carta da visita della sua aristocratica diversità. Tutti con un segreto da nascondere, una parte da recitare e un alibi da inventare. Figura culto in Finlandia, il commissario Palmu, della geniale razza degli Holmes e dei Poirot, rivela sotto il gioco delle deduzioni e degli smascheramenti l’ironia e la duttilità di Waltari, capace di passare dai grandi affreschi storici al romanzo di genere con leggerezza e umorismo, lasciando però emergere il ritratto di una società ossessionata dal denaro e malata di perbenismo, in “una nera commedia di delitto e castigo”.

 

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GIORGIA FERRARI

 

 

Mika Waltari, nato a Helsinki nel 1908 e ivi morto nel 1979, è lo scrittore finlandese più conosciuto internazionalmente. Estremamente prolifico, capace di usare con dimestichezza vari generi letterari, maturando uno stile personale, brillante e ironico, con La grande illusione  (1928), suo primo romanzo, viene annoverato tra i più importanti scrittori europei del suo tempo. Dopo la Seconda Guerra Mondiale affronta i problemi dei grandi periodi di transizione in romanzi storici quali Sinuhe l’egiziano, Turms l’etrusco e Marco il romano , tradotti in tutte le lingue. Nei racconti e nei romanzi brevi rivela una leggerezza e una sottigliezza che ne fanno un autore ancora da scoprire.

 

 

IL POSTO DELLE PAROLE

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