Conversazione di Livio Partiti con Chiara Moscardelli
CHIARA MOSCARDELLI
LA VITA NON E' UN FILM
(MA A VOLTE CI SOMIGLIA)
EINAUDI EDITORE
Torna Chiara, la buffa e un po' imbranata protagonista di Volevo essere una gatta morta. E stavolta le sue catastrofiche avventure sentimentali si colorano di una tinta gialla che le rende ancora piú avvincenti.
Chiara ha una casa tutta per sé, e anche un lavoro, neppure
troppo precario, in un'improbabile ditta di cosmetici.
Non combatte piú con le gatte morte, si è rassegnata a vederle
prevalere sempre e comunque. Gli uomini vanno e non vengono,
mentre le amiche rimangono le stesse, ingombranti quanto
affettuose. Tutto (quasi) normale, insomma, finché qualcuno
non comincia a perseguitarla, mandandole lettere sempre
piú minacciose e penetrando addirittura in casa sua.
Un disastro, non fosse che a indagare sul misterioso stalker
è il commissario di polizia Patrick Garano: bello e impossibile,
pare appena uscito da uno dei film che Chiara guarda e riguarda,
sognando a occhi aperti…
ascolta qui la conversazione
Chiara Moscardelli è romana, quarant'anni,
vive a Milano. Il suo romanzo d'esordio, Volevo
essere una gatta morta (Einaudi Stile Libero,
2011), ha ottenuto un grande successo di
pubblico ed è oggetto di un tenace culto,
soprattutto tra i lettori della rete. Nel 2013 ha pubblicato, sempre per Einaudi Stile Libero, La vita non è un film (ma a volte ci somiglia).
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