BARBARA ZANE

Conversazione di Livio Partiti con Barbara Zane

 


 

OTA PAVEL

LA MORTE DEI CAPRIOLI BELLI

TRADUZIONE DI BARBARA ZANE

KELLER EDITORE

 

 

Le storie della famiglia Popper incrociano le vicende dell'Europa di
prima, durante e dopo la Seconda guerra mondiale. Eppure, leggendo La
morte dei caprioli belli, ridiamo e ci commuoviamo non sulle macerie
della guerra, ma sulle cose di ogni giorno.

Qui protagonista è la
vita, travolgente in tutta la sua bellezza: un padre sognatore,
innamorato della pesca e delle donne che tra alti e bassi non smette di
combinare guai, una madre solida e paziente ma che sa il fatto suo,
pescatori, operai e soldati che rubano, regalano, scappano, temono…

Con
un calore e una semplicità disarmanti Ota Pavel ci porta sulle sponde
del laghetto di Buštěhrad, sdraiati con lo sguardo che punta al cielo e
il cuore colmo di stupore.

La morte dei caprioli belli è
probabilmente uno dei libri più belli della letteratura ceca
contemporanea, che ha conquistato e non smette di conquistare intere
generazioni di lettori.

Estratto:
La mamma era una bellezza e
di lei Lustig era un pochettino innamorato. Una volta era venuto a
invitarla un bel signore alto e biondo e papà aveva fatto cenno che sì,
la mamma poteva andare in pista con lui. E quel signore aveva cominciato
a farle la corte e a metà del ballo le aveva detto:

«Lei è così bella» e non riusciva a toglierle gli occhi di dosso.
La mamma aveva sorriso, a quale donna non avrebbe fatto piacere. E poi quel bel signore aveva aggiunto:
«Ma sarei curioso di sapere cos'ha in comune con quell'ebreo».
«Tre figli» aveva detto la mamma, aveva finito il ballo ed era tornata a sedersi accanto al papà.

ascolta qui la conversazione

BARBARA ZANE

 

Ota
Pavel è nato a Praga il 2 luglio 1930. Il suo vero nome era Otto
Popper. Il padre, commesso viaggiatore, durante la guerra si trasferì
con tutta la famiglia a Buštěhrad, un paesino a poche decine di
chilometri da Praga. Nonostante ciò, la guerra investì in pieno la
famiglia e il padre con i due fratelli di Ota Pavel finirono nei campi
di concentramento di Terezín, Mauthausen e Auschwitz.

Grande
appassionato di sport, Pavel ha praticato l'hockey su ghiaccio nella
squadra giovanile dello Sparta Praga e il calcio nello S.K. Buštěhrad.
Nel 1949 si dedica alla scrittura come cronista sportivo. Nel 1964
appaiono i primi segni della malattia che lo costringerà a una lunga
serie di ricoveri ma inizia anche il periodo più fecondo e creativo per
la sua scrittura con la produzione di libri indimenticabili tra cui La
morte dei caprioli belli.

 

 

IL POSTO DELLE PAROLE

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