ARMANDO BONAIUTO

Conversazione di Livio Partiti con Armando Bonaiuto

 

 

ARMANDO BONAIUTO

CURATORE

TORINO SPIRITUALITA'

"L'IMPASTO UMANO"

FATTI DI TERRA, GUARDIAMO LE STELLE

TORINO – 23 / 27 SETTEMBRE 2015

 

 

«Chi mai vorrebbe sentirsi definire un impasto?»

Questa è forse l’obiezione che ci è stata mossa più spesso, mentre ragionavamo sul tema che ora vi stiamo proponendo. Un’osservazione corretta, in effetti. Chi ha voglia di mettere in discussione l’immagine compatta e levigata che ha di sé?
Eppure proprio la pertinenza dell’osservazione, il suo essere così istintivamente condivisibile, ci ha persuasi che valesse la pena continuare a riflettere sull’idea che avevamo in mente. Da anni il claim di Torino Spiritualità recita “cerca il significato”, ma per mettersi davvero sulle tracce di un senso che sfugge, bisogna anche essere disposti a sconvolgere un po’ il rapporto narcisistico che abbiamo con noi stessi.

Parlare dell’essere umano come di un impasto, oltre a rinviare alla biblica argilla plasmata da mani divine, risponde al desiderio di intaccare la nostra presunzione di compiutezza. Nulla al mondo ha un unico lato, tutto è fatto di chiaroscuri e contrasti, e allo stesso modo bisogna riconoscere che anche l’uomo è una complicata, movimentata mescolanza di terra e cielo: «Siamo tutti nati nel fango, ma alcuni guardano alle stelle», affermava Oscar Wilde.

Ognuno di noi è frutto di un instabile gioco di elementi opposti e complementari: luce e ombra, mortalità e trascendenza, leggerezza e peso, anima e corpo, limite e desiderio, brutalità e grazia… Ma proprio in questa vertiginosa indeterminatezza si nasconde la più preziosa delle potenzialità umane: potersi scolpire forma dopo forma, pensiero dopo pensiero, fino a divenire “sorpresa” perfino per se stessi. Dunque, parlare di impasto equivale a dire che il compito, il problema, la sfida sono la nostra stessa esistenza, perché essere uomini consiste nel mettere mano a sé e ricercare la miglior formula
della vita umana.

Ma il campo di indagine che ci interessa non si limita a quanto scorre sotto la superficie della nostra pelle, perché impasto umano vuol dire anche essere inestricabilmente in relazione gli uni con gli altri. Quanto c’è ancora da incontrare al di là di questa mia epidermide? Se gli altri uomini sono separati da me, sarà legittima la mia indifferenza per la loro sorte, ma poiché io sono il tessuto delle relazioni che mi impastano di continuo, essi sono inscindibili da me, e io da loro: come me fatti di terra, anche loro alzano gli occhi alle stelle.

 

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ARMANDO BONAIUTO

 

 

Cerca il significato

È uno spazio privilegiato di riflessione. È la casa di quanti non rinunciano mai a farsi domande.
È il luogo in cui cercare, lontano dalla frenesia di tutti i giorni, il significato profondo del nostro essere e del nostro tempo.
È Torino Spiritualità.

Cinque giorni di incontri, dialoghi, lezioni e letture per crescere insieme, attraverso il confronto tra coscienze, l’incrocio di fedi, culture e religioni provenienti da ogni parte del mondo.

Una comunità di pensiero

Coordinato dalla Fondazione Circolo dei lettori, Torino Spiritualità è divenuto negli anni un imperdibile appuntamento per oltre 45.000 persone, provenienti da ogni parte d’Italia. Non un pubblico generico, ma vera e propria comunità di pensiero e ricerca, anima di un dialogo fecondo che intreccia parole, silenzi, ascolto ed esperienza.

Una strada insieme

Dal 2005 a oggi, ogni edizione di Torino Spiritualità è un tratto di strada comune, un percorso di comprensione sviluppato negli oltre 150 incontri in programma e guidato ogni volta da un tema differente.

Dalle Speranze alla Memoria, dal Dono al Sorriso, fil rouge della manifestazione è la volontà di indagare la dimensione etica e spirituale dell’essere umano come momento necessario per entrare in relazione con l’altro e aprire nuove vie alla conoscenza.

Tante voci, tanti mondi

Ad accompagnare il cammino del pubblico sono filosofi, teologi, storici, scrittori, artisti, scienziati, personalità della politica e dell’economia, provenienti da tutto il mondo. Voci capaci di offrire una pluralità di idee e prospettive. Senza mai pretendere di dare risposte quanto, piuttosto, di suggerire nuove domande. Torino Spiritualità nasce dal confronto con mondi diversi. Associazioni, enti, istituzioni culturali, istituti di ricerca del territorio e nazionali collaborano ogni anno alla costruzione della manifestazione.

Una manifestazione diffusa 

Dal centro alle periferie, dagli spazi cittadini al territorio regionale, Torino Spiritualità fa dello spirito dei luoghi contenuto e spunto di ricerca. Dai teatri ai luoghi di culto, dalle biblioteche ai musei fino alle colline torinesi, Torino Spiritualità trasforma la città e il territorio in uno spazio aperto e diffuso di riflessione.

Torino Spiritualità tutto l’anno

Nata nel giugno 2008, l’associazione Amici di Torino Spiritualità raccoglie una comunità sensibile ai temi e al dibattito della manifestazione. Oltre 2.000 persone di esperienze, culture, religioni differenti che proseguono tutto l’anno il percorso avviato a settembre da Torino Spiritualità. Partecipano a incontri, viaggi, momenti di riflessione. O, semplicemente, stanno insieme.

 

 

www.torinospiritualita.org

 

 

IL POSTO DELLE PAROLE

ascoltare fa pensare