Costanza Savini “Ismail e il grande coccodrillo del mare”

Costanza Savini Costanza Savini Ismail e il grande coccodrillo del mare

Costanza Savini
“Ismail e il grande coccodrillo del mare”
illustrazioni di Lolita Timofeeva
Euno edizioni

Quando ci troviamo di fronte a un racconto con protagonista un ragazzo ci viene da pensare che i destinatari siano per l’appunto i ragazzi o gli insegnanti e gli operatori dell’infanzia. Non è così quasi mai. Non lo è proprio per Ismail e il grande coccodrillo del mare, perché se da una parte può entusiasmare i più giovani per il suo contenuto avventuristico “alla Salgari”, agli adulti fa davvero bene. Ce n’è bisogno. Ismail non è un eroe nel senso più etimologico del termine; quel che fa gli costa anche fatiche immense: è solo uno di uno di quei tantissimi ragazzi del continente “al di là del Mediterraneo” che come lui sono solo uomini del nostro tempo. I suoi antagonisti non sono degli anti-eroi fiabeschi, ma alcuni dei tanti, troppi, malvagi sempre del nostro tempo. Non ci sono “aiutanti magici” in questo bel racconto, ma solo tante umanità, spesso anch’esse ferite nel proprio natale…, qualcuno si è anche reiventato un altro nuovo Natale. È un testo scritto e pensato per tutti, ma in particolare per ragazzi e adulti di ogni Nord, in particolare quelli dei paesi che si affacciano al nostro Mediterraneo e del Vecchio Continente, con la sapienza e la piacevolezza narrativa della scrittrice che ha tenuto aperti gli occhi, le orecchie, il cuore e la fantasia alle umane vicende di chi ci sta intorno.
(Ruggero Sintoni)

Costanza Savini
Vive a Bologna, anche se di origine del Lago di Garda. Fin da giovanissima ha cominciato a occuparsi di realismo magico e di storia delle religioni. Nelle sue opere emerge un’attenzione particolare per i temi sociali che vanno dall’emarginazione al potere curativo della “parola”, indagati sempre in una prospettiva metafisica dell’uomo e della natura.
Ha scritto romanzi e racconti, oltre ad opere per il teatro, ma la sua attenzione va anche alle favole per adulti (così annota di lei Antonio Faeti “Costanza Savini scrive tenendo in mano un talismano che ha le stesse caratteristiche di quelli usati dai grandi favolisti”). Ha pubblicato Sette Storie per l’Anima. Parole come Rimedi (2014); con Giorgio Celli: Morte nei Boschi (menzione speciale al Premio Carver 2011) e Il sesso dell’angelo. Racconti al femminile (2011). Nel 2007 è stata finalista al Premio Carver con Il Lago in Soffitta. Per il teatro va menzionata la pièce rappresentata a Rio de Janeiro nel corso della Giornata Mondiale della Gioventù del 2013.

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