Angela Vettese
“Desiderio”
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Angela Vettese “Desiderio”

“Ci servono ancora figure che stimolino un riconoscimento reciproco, per similitudine o per contrasto, grazie alle quali possa partire una catena di emozioni. Un va e vieni del cuore capace di elevarci o almeno di muoverci. Eccitati dall’era dell’always on e divertiti dalle immagini transitorie che ci manda la rete, desideriamo tuttavia averne qualcuna si cui si possa fare affidamento: una storia che non sparisca in un giorno e in cui riusciamo ad avvertire un “per sempre”.
Quali domande vogliamo porre a quell’icona? Quali risposte agogniamo da una tale sibilla? Le più semplici, anche se non per questo infantili: “Mi ama?”. “So amare?”. Anche il bene, alla radice, è banale quanto il male.”

Se dovessimo raffigurare qualcosa di sfuggente ma violento come può esserlo il desiderio, che immagine sceglieremmo? Forse quella che più di tutte ci parla dell’ambivalenza erotica, la Marilyn di Warhol: un volto statico e mobile, popolare e raffinato, tenero e provocante, angelico e carnale, in cui trova espressione quell’impulso verso l’oggetto che sempre è doppiato dall’impossibilità di raggiungerlo. Con le sue palpebre abbassate è noi che chiama, ci vuole ma sembra dire «non mi avrai», come quegli amori che credevamo di avere ma non abbiamo avuto, farfalle che entrano nel retino per uscirne un secondo dopo.

Angela Vettese dirige il Corso magistrale di arti visive presso l’Università Iuav di Venezia. È stata assessore alle Attività culturali e allo sviluppo del turismo per il Comune di Venezia. Ha presieduto la Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, la Galleria Civica di Modena e la Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano. Per il Mulino ha pubblicato «L’arte contemporanea» (20172) e «Venezia vive» (2017).

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