Andrea Lerda “Under Water”

Andrea Lerda Andrea Lerda, curatore della mostra "Under Water" al Filatoio di Caraglio

Andrea Lerda
“Under Water”
Mostra al Filatoio di Caraglio, fino al 29 settembre 2019

www.filatoiocaraglio.it

“Under Water” è la mostra curata da Daniela Berta e Andrea Lerda Under Water. L’evento è organizzato e promosso dal Museo Nazionale della Montagna di Torino, con il sostegno della Fondazione CRC, in collaborazione con Fondazione ARTEA, Fondazione Filatoio Rosso e Comune di Caraglio.

La mostra Under Water, che segue temporalmente il progetto intitolato Post-Water presentato al Museomontagna di Torino nei mesi scorsi, arriva al Filatoio di Caraglio come ampliamento e completamento di una riflessione su un tema di grande urgenza collettiva: l’acqua. L’esposizione sarà aperta al pubblico fino al 29 settembre dal giovedì al sabato dalle 14,30 alle 19 e la domenica dalle 10 alle 19.

Inserita all’interno di un dibattito globale che vede protagonista l’acqua, il più essenziale elemento naturale che genera e garantisce il mantenimento della vita, la mostra prende spunto dalle parole di Amitav Ghosh, che ha definito quella in cui viviamo come l’“Era della Grande Cecità”.

La narrazione parte da un riferimento al mito di Narciso. Mai come oggi il rimando a questa figura mitologica risulta adeguato per descrivere l’atteggiamento patologicamente auto lusinghiero e il pericolo costante di de-realizzazione dell’uomo contemporaneo. Mai come oggi siamo tutti chiamati a interrogare il nostro senso di responsabilità e la nostra capacità di “curare lo sguardo”, nessuno escluso.

Il percorso si articola attraverso video, fotografia, pittura, disegno, scultura e installazionee include i lavori di circa venti artisti internazionali, assieme a un importante nucleo di fotografie e di documenti storici che appartengono all’Area Documentazione del Museomontagna di Torino, per un totale di circa ottanta opere esposte.

Opere recenti, assieme ad alcune nuove produzioni appositamente realizzate per la mostra, sollevano una serie di riflessioni sul concetto di “under water”. In prima battuta, questo “essere sott’acqua” si lega agli scenari che l’era dell’Antropocene è stata in grado di generare. Attraverso un ritmo in bilico tra passato, presente e futuro, temi come l’innalzamento dei mari, la fusione dei ghiacciai e gli eventi estremi, restituiscono l’immagine di un sistema naturale quale organismo in stato di generale alterazione.

Nella seconda parte della mostra, il termine “under” è invece da intendersi come “less of water”: condizione dunque di carenza, di assenza o alterazione causata dal global warming, da situazioni di inquinamento e di sfruttamento a scopi politici ed economici. Il concetto di “under water” diventa poi l’occasione per compiere una riflessione sull’importanza di riscoprire uno sguardo consapevole, indispensabile per la progettazione strategica e la gestione futura dell’acqua.

La mostra evita tuttavia di soffermarsi unicamente sulle problematiche idriche nell’era dell’Antropocene e su quelli che possono essere gli scenari di un futuro “post-water”. Piuttosto, cerca di compiere una riflessione sul concetto di “under water”, da intendersi come capacità dell’uomo di risintonizzarsi con i ritmi naturali al fine di agevolare un processo di mitigazione del cambiamento climatico. Rientrano in questo senso le Nature Based Solutions (NBS) che, assieme alle grey solutions fornite dall’ingegneria umana, vanno intese come soluzione di fondamentale importanza per rispondere alle urgenti sfide in materia di acqua del prossimo futuro.

Il percorso espositivo è corredato di contenuti scientifici di studiosi, ricercatori ed esperti in materia, come approfondimento e supporto teorico alle sezioni di mostra. I contributi sono stati realizzati e forniti grazie alla preziosa collaborazione di Rajandrea Sethi, Luca Ridolfi, Alberto Tiraferri, Alberto Viglione, Bartolomeo Vigna, Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture del Politecnico di Torino; Elisa Palazzi, ricercatrice presso l’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del Consiglio Nazionale delle Ricerche (ISAC-CNR) di Torino; Maria Paola Azzario e Stefano Chiesa, Centro UNESCO di Torino; Sergio Vallesi, ingegnere delle risorse idriche ed ecologo del paesaggio; Stefano Ferrari, Studio di ingegneria Ferrari-Giraudo, Cuneo.

In mostra opere di: Andreco, Georges-Louis Arlaud, Pablo Balbontin, Olivo Barbieri, Walter Bonatti, Calori&Maillard, Mircea Cantor, Carolina Caycedo, Nuno da Luz, Marjolijn Dijkman & Toril Johannessen, Simon Faithfull, Mario Fantin, Bepi Ghiotti, Cesare Giulio, Jeppe Hein, Frank Hurley, Invernomuto, William Henry Jackson, Adam Jeppesen, Peter Matthews, Elena Mazzi, Arno Rafael Minkkinen, Ryts Monet, Pennacchio Argentato, Laura Pugno, Ernesto Samaritani, Studio Negri, Silvano Tessarollo, Helen Mayer Harrison & Newton Harrison, Gaston Tissandier, Julius von Bismarck, Thomas Wrede.


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