Alessandro Vanoli
“Inverno”
Il racconto dell’attesa
Il Mulino Editore
mulino.it
Il silenzio attorno, noi al caldo di un fuoco acceso. È la storia millenaria di una natura che trattiene il respiro.
Raccontare l’inverno significa parlare di una parte profonda della storia umana: le grandi glaciazioni, la lotta per la sopravvivenza, ma anche l’idea di rinascita connessa ai miti e alle feste più antiche. Stagione della sospensione, tanto dei lavori agricoli quanto della guerra, è uno dei momenti forti dell’anno, scandito da riti religiosi e dalla speranza di rinnovamento che essi esprimono. Inseguirla nei secoli ci riporta a cacciatori, malattie, estenuanti ritirate militari, al gelo dei monasteri, e poi a esseri fatati nascosti nel cuore della terra, a lunghe veglie davanti al fuoco nel raccoglimento dell’intimità domestica. Un ovattato intervallo bianco, festivo e mortale nel contempo, che continua a sollecitare il nostro immaginario.
Così comincia “Inverno”:
“Ti racconto l’inverno.
E lo conosci da sempre. Ti attende, fuori dalla finestra, incorniciato dai vetri spessi e appannati: in un bianco silenzioso manto posato su alberi e montagne, che illumina la notte di una luce livida e calda. Il silenzio tutto attorno, dei suoni ovattati nella neve, di una natura che trattiene il respiro in attesa di altre stagioni, di una fredda gentile morte che porta in sé nascosta la promessa della vita…”
Alessandro Vanoli, storico e scrittore, è esperto di storia mediterranea. Tra i suoi libri per il Mulino: «Andare per l’Italia araba» (2014), «Quando guidavano le stelle» (2015), «La Sicilia musulmana» (2016), «L’ignoto davanti a noi» (2017) e, con Franco Cardini, «La via della seta» (2017).
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