Vito Teti
“Il colore del cibo”
Geografia, mito e realtà dell’alimentazione mediterranea
Meltemi Editore
www.meltemieditore.it
Il pane, l‘acqua, la pasta, le erbe, la carne e poi la fame, l‘abbondanza, l‘immaginario, le nostalgie, le utopie alimentari dei popoli mediterranei sono i protagonisti di questo “racconto del cibo”. Sorta di breviario alimentare, Il colore del cibo vuole interpretare l‘alimentazione mediterranea come espressione di una civiltà fondata sul senso dell‘ospitalità, della sacralità del cibo, del mangiare insieme. Giunto alla sua terza edizione, totalmente rivista, il libro ci invita a specchiarci nel cibo, a riconoscere la nostra civiltà in ciò che mangiamo: in alternativa all‘ideologia del fast food e alla “gastro-anomia”, al di fuori della retorica della “dieta mediterranea”.
Vito Teti è professore ordinario di Antropologia culturale presso l’Università della Calabria, dove ha fondato e dirige il Centro di iniziative e ricerche “Antropologie e Letterature del Mediterraneo”. Si occupa di storia e culture dell’alimentazione, di antropologia del viaggio e dell’emigrazione, di riti e feste nella società tradizionale e in quella attuale, di antropologia ed etnografia dell’abbandono e del ritorno, con particolare riferimento alle aree interne d’Italia. Tra le più recenti pubblicazioni: Pietre di pane. Un’antropologia del restare (2011); Maledetto Sud (2013); Il senso dei luoghi. Memoria e storia dei paesi abbandonati (2014); Terra inquieta. Per un’antropologia dell’erranza meridionale (2015); Quel che resta. L’Italia dei paesi, tra abbandoni e ritorni (2017); Il vampiro e la melanconia. Miti, storie, immaginazioni (2018).
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