Toni Negri “Storia di un comunista”

Toni Negri Toni Negri Storia di un comunista Ponte alle Grazie

Toni Negri – Girolamo De Michele
“Storia di un comunista”
Ponte alle Grazie

Dall’infanzia negli anni atroci della guerra all’apprendistato filosofico alla militanza comunista, dal ’68 alla strage di piazza Fontana, da Potere Operaio all’autonomia e al ’77: la storia di Toni Negri, uno dei filosofi italiani più noti nel mondo e uno dei motori di un’avventura collettiva del pensiero che ha sognato e tentato l’assalto al cielo dell’ingiustizia e dello sfruttamento. Ma anche la storia di un italiano – e di un veneto, legato da un grande amore alla sua terra – che attraversa l’Italia della ricostruzione e giunge fino al cosiddetto miracolo italiano, per mostrarlo dal punto di vista di chi quel miracolo lo ha davvero costruito, e ha rivendicato con le lotte il diritto di goderne i frutti: il racconto di una generazione che attraversa ed è attraversato da eventi grandi e drammatici, ma anche piccoli e misconosciuti, e da una miriade di altre individualità che condividono, intersecano, contribuiscono a formare e scrivere il romanzo di formazione di un soggetto al tempo stesso individuale e collettivo. Dopo essere stata distorta, deformata e strumentalizzata per scopi politici e giudiziari, oggi questa storia viene raccontata dalla viva voce del suo protagonista, attingendo a una vasta documentazione e a una memoria che la restituisce alla sua verità umana, storica e politica.

Antonio Negri (Padova, 1933) ha insegnato all’Università di Padova, all’ENS e in altre università europee, americane e asiatiche. I suoi libri – Marx oltre Marx, L’anomalia selvaggia, Descartes politico, Lenta ginestra, fino a Impero e Comune sulle trasformazioni del lavoro, del diritto e dello Stato –, tradotti nelle principali lingue, lo hanno imposto come uno dei più rilevanti pensatori a livello internazionale. È uno degli animatori del collettivo internazionale EuroNomade.

Girolamo De Michele (Taranto, 1961) è autore di studi su Benjamin, Deleuze e Foucault, romanzi (Tre uomini paradossali, Scirocco, La visione del cieco, Con la faccia di cera), di un saggio in difesa della scuola (La scuola è di tutti) e di Filosofia. Corso di sopravvivenza (Ponte alle Grazie, 2011).

«Ma chiediamoci di nuovo perché il ’68 è tanto odiato dal potere civile e considerato immorale dal potere religioso? Perché incarna la coerenza del pensiero e dell’azione – costruire un mondo nuovo dentro e fuori da noi stessi: perché l’unione del dentro e del fuori è per sé una potenza rivoluzionaria, è la riforma sempre aperta di se stessi – di questo ha bisogno la rivoluzione. È l’anima che si riconosce nel corpo e viceversa, la singolarità che risorge nella moltitudine: la distruzione di ogni ideologia del potere – di ogni metafisica».

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