“Annotare i propri ricordi, comincio sempre più a credere e sperare, è forse un modo per sopprimerli. Perché quel che si ricorda in seguito, sempre che ci si prenda la briga di ripensarci, non è la vita che si è vissuta ma quella che si è scritta, e quella vita, per quanto ci si illuda di raccontare la verità, è qualcosa di diverso da ciò che si è vissuto.”