Stefano Ferrio, Maria Pirulli
“L’ultimo messaggio di Leonardo”
Skira Editore
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Dalla straordinaria scoperta di una studiosa italiana sulla trama occulta e i personaggi della Vergine delle rocce, il romanzo che fa luce sul Leonardo da Vinci più intimo e sconvolgente di cui si abbia mai avuto esperienza.
Quando la barca ebbe attraccato al pontile che si affacciava sul naviglio di Milano, Leonardo sentì come quella stessa parola illuminasse in modo indubitabile la frase con cui il Maestro si era congedato da lui.
“Noi siamo qui a chiedere un’opera della tua arte.”
Mentre nel mondo si celebra il quinto centenario della morte di Leonardo, nella Milano del XXI secolo si giunge a una sconvolgente rivelazione: la psicoterapeuta e fotografa Adele Cattaneo, giovane e bellissima studiosa, decifra per prima la firma nascosta dell’artista, cui alludono le mani dei personaggi di una delle sue opere più famose ed enigmatiche, la Vergine delle rocce: una pala resa ancora più ambigua e sensuale dalle pericolose relazioni che il suo autore intratteneva con i modelli scelti per rappresentare la Madonna e l’Angelo inviato ad annunciare nuove, imponderabili “maternità”.
A guidare Adele verso una così rivoluzionaria scoperta è la misteriosa relazione che, attraverso il tempo e lo spazio, lega la sua esistenza a quella del genio più ammirato del Rinascimento italiano.
Un intreccio straordinariamente calzante e serrato fra scienza e letteratura dà così vita a un romanzo dove il lettore viene catapultato nei continui colpi di scena suscitati da un vertiginoso gioco di specchi. È come se le “estreme” esperienze sperimentate da Leonardo alla corte di Ludovico il Moro, fra macabre camere oscure e labirinti abitati da invisibili potenze, evocassero le peripezie affrontate da Adele nell’Italia dei nostri giorni, dove è a sua volta chiamata a sfidare le tenebre in compagnia del piccolo Edmondo, bambino sordo di cui deve prendersi cura.
Maria Pirulli, nata a Massafra nel 1977, si trasferisce a Milano nel 1994. Dopo la maturità classica si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Brera e si diploma in Arte Sacra nel 2004. In quegli anni cominciano i suoi studi sulla sordità e sulla lingua dei segni. Frequenta l’ENS (Ente Nazionale Sordi) di Milano e si diploma in LIS (lingua italiana dei segni). Si è specializzata con un master universitario sulle disabilità sensoriali, ha ottenuto il diploma di Musicoterapia orchestrale e conseguito nel 2017 una seconda laurea magistrale in Arti Visive all’Università di Bologna. Nell’autunno del 2018 Mimesis ha pubblicato il suo saggio La lingua dei segni nella Vergine delle rocce. Un’ipotesi sulla firma di Leonardo, lo studio scientifico da cui ha tratto spunto la creazione di questo romanzo. Nel 2019 Maria Pirulli è ideatrice e curatrice della mostra “Leonardo. Genio e Bellezza” (Bologna, Cosmoprof; Venezia, Museo del Profumo di Palazzo Mocenigo; Milano), in occasione del cinquecentenario della scomparsa di Leonardo da Vinci, per dare risalto all’operato del maestro nell’arte profumiera e della cosmesi.
Stefano Ferrio, nato a Vicenza in piena Guerra Fredda, più volte “visitato” durante l’infanzia da spiriti e angeliche presenze, nel 1999 ha debuttato come coautore di Calcio a due (Galla) assieme ad Antonio Stefani. Dopodiché ha dato alle stampe i romanzi Il profumo del diavolo (Marsilio), Impressioni di settembre (Aereostella), La partita (Feltrinelli), Lo spareggio (Nutrimenti). Giornalista, attualmente dirige il periodico online “Smart Building” e collabora al “Corriere del Veneto” e a “Lettera 43”, dopo avere scritto per “Il Giornale di Vicenza”, “l’Unità”, “Diario”, “Il Venerdì di Repubblica”. Voce narrante della Paltan Blues Band, fa parte del gruppo musicale Contrada Ceresa, oltre a collaborare con i Seven Gnoms. Tifa per il Vicenza Calcio.
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