Simone Schinocca
“Festival delle Migrazioni”
Siediti vicino a me.
festivaldellemigrazioni.it
“Il solo vero viaggio, il solo bagno di giovinezza, non sarebbe quello di andare verso nuovi paesaggi,
ma di avere occhi diversi, di vedere l’universo con gli occhi di un altro, di cento altri, di vedere i cento universi
che ciascuno di essi vede, che ciascuno di essi è”
Marcel Proust
Quattro giorni di spettacoli teatrali, incontri tematici, reading, concerti, momenti di convivialità e laboratori dedicati ai temi della migrazione, della convivenza, del dialogo condiviso. Dal 20 al 23 settembre a Torino la prima edizione
È un invito collettivo “Siediti vicino a me”, quello che da giovedì 20 a domenica 23 settembre risuonerà a Torino che ospita la prima edizione del Festival delle Migrazioni – Siediti Vicino a me, ideato e organizzato dalle Compagnie Acti Teatri Indipendenti, AlmaTeatro e Tedacà e inserito nel programma di eventi di Terra Madre In.
Un festival che partendo dal fenomeno della migrazione parla anche di futuro, condiviso. L’invito è quello di incontrarsi per riflettere sulle resistenze culturali, sulla convivenza, sul concetto di comunità e accoglienza, e che vede in dialogo la popolazione italiana autoctona, le persone di diverse provenienze che da anni sono residenti qui e sono diventate cittadine italiane, le seconde e terze generazioni, chi da poco è arrivato nella nostra città e vive nei centri di seconda accoglienza, tutti da considerarsi come soggetti culturali attivi.
Il Festival delle Migrazioni si snoda tra Porta Palazzo e Aurora, quartieri simbolo della multietnicità, tra gli spazi di San Pietro in Vincoli, Sermig-Arsenale della Pace, Scuola Holden e Cottolengo. Tra i principali protagonisti del programma Gabriella Ghermandi, scrittrice e cantante etiope che aprirà il festival giovedì 20 (Scuola Holden, ore 21), i somali Waayaha Cusub sul palco di San Pietro in Vincoli sabato 22 alle ore 22, lo scrittore indiano Amitav Ghosh che domenica 23 alle 17 parlerà alla Scuola Holden di La Grande Cecità. Il cambiamento climatico e l’impensabile, il suo ultimo saggio edito da Neri Pozza. Tra i momenti da non perdere anche la cena conviviale aperta a tutta la cittadinanza in cui poter assaggiare specialità somale e non solo (sabato 22 ore 20, San Pietro in Vincoli). Chiuderà poi il festival lo spettacolo teatrale Occident Express di Stefano Massini con Ottavia Piccolo e l’Orchestra multietnica di Arezzo che mette in scena la storia vera di Haifa, anziana donna irachena che nel 2015 percorre 5.000 km per sottrarre la nipotina alla guerra (Cottolengo, domenica 23 ore 21,30).
Quelli che prendono il via giovedì 20 settembre sono quattro giorni per affrontare il tema della migrazione, del dialogo fra diverse culture e della convivenza, attraverso il teatro, la letteratura, la musica, laboratori interattivi e momenti di festa e convivialità in cui assaggiare le specialità gastronomiche preparate dalle varie comunità di migranti presenti sul territorio.
Incontri e laboratori a ingresso gratuito. Per ogni spettacolo il biglietto di ingresso ha il costo di 3 euro.
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