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Marco Sonzogni “Sweeney smarrito” Seamus Heaney

Marco Sonzogni "Sweeney smarrito" di Seamus Heaney, Archinto Editore

Marco Sonzogni
“Sweeney smarrito”
Seamus Heaney
Archinto

archinto.eu

«Sweeney non è una figura mitologica o leggendaria ma un personaggio storicamente situato, benché resti da vedere se sia basato sulla figura realmente esistita di un re di nome Sweeney. Ma la fantasia letteraria che si è coagulata intorno alla sua immagine è chiaramente da ascrivere alla tensione tra la più recente e dominante morale cristiana e il più antico e resistente temperamento celtico.»
Seamus Heaney

Un giorno, quando Sweeney regnava su Dal-Arie, Ronan vi giunse per fondare una chiesa chiamata Killaney. Da dove si trovava Sweeney udì il tintinnio della campana di Ronan intento a tracciare il perimetro del sito, e chiese alla sua gente cosa fosse quel suono. – È Ronan Finn, figlio di Bearach, dissero. Sta fondando una chiesa sulla tua terra e quello che senti è il suono della sua campana. Sweeney andò all’improvviso su tutte le furie e corse a stanare il chierico dalla chiesa. Eorann, sua moglie, figlia di Conn di Ciannacht, provò a trattenerlo e s’aggrappò all’orlo del suo mantello cremisi, ma il fermaglio d’argento che aveva sulla spalla si ruppe e schizzando via attraversò la stanza. Lei riuscì ad afferrare il mantello, ma Sweeney era già fuggito, nudo come un verme, e in men che non si dica piombò su Ronan.

Seamus Heaney (1939-2013) – poeta, traduttore e saggista tra i più letti, studiati e seguiti del nostro tempo – è stato insignito del Premio Nobel per la letteratura (1995) per opere «di lirica bellezza e profondità etica, che esaltano i miracoli quotidiani e il passato che vive». Sweeney Astray (Field Day Publications, 1983; Faber and Faber, 1984) è la riscrittura di un’anonima storia in irlandese che inizia a circolare tra l’VIII e il IX secolo. In questa prima traduzione in volume Heaney dà già sfoggio della sua abilità di cogliere l’universale nell’autoctono. Sweeney Astray è dimostrazione di come la poesia possa essere «modello pratico di una consapevolezza inclusiva » in cui «le coordinate della cosa immaginata corrispondono a quelle del mondo in cui viviamo e sopravviviamo».

Marco Sonzogni insegna traduttologia alla Victoria University of Wellington in Nuova Zelanda. Ha dedicato la sua attività scientifica allo studio e alla traduzione della poesia di Seamus Heaney e fa parte del gruppo di lavoro internazionale che sta curando l’edizione definitiva delle opere del poeta nordirlandese.


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