Conversazione di Livio Partiti con Giuseppe Maurizio Arduino
FESTIVAL DELLA COMUNICAZIONE, CAMOGLI
GIUSEPPE MAURIZIO ARDUINO
DOMENICA 13 SETTEMBRE, ORE 12.00
Psicologo, responsabile del Centro Autismo e Sindrome di Asperger (CASA) della ASL CN1, Mondovì, codirettore della rivista Autismo e Disturbi dello sviluppo. Tra i suoi scritti Il bambino che parlava con la luce (2014).
Al Festival di quest’anno il suo intervento sarà:
Il linguaggio di chi non ha parole e altre forme di comunicazione nel caso dell’autismo
Siamo abituati a pensare che per gli esseri umani il canale privilegiato di comunicazione sia il linguaggio. Questo è sicuramente vero nella maggior parte dei casi, anche se il ruolo e l’importanza della comunicazione non verbale viene sottolineato da tempo dalle neuroscienze e dalla psicologia in particolare. Cosa succede nei casi in cui il linguaggio non è presente oppure mostra importanti peculiarità che talora non lo rendono comunicativo? E’ questo il caso di bambini, adolescenti e adulti che rientrano nel cosiddetto “spettro autistico”, che hanno importanti difficoltà nella comunicazione sociale e presentano comportamenti ripetitivi e talora bizzarri. Le caratteristiche della loro comunicazione variano lungo le diverse sfumature dello “spettro” che, come quello della luce, può avere intensità e colori differenti. Alcuni non parlano, altri parlano perfettamente e a volte sanno leggere e scrivere già a quattro anni e imparano rapidamente una lingua straniera o diventano particolarmente abili in linguaggi formali come quello matematico. Partendo dal libro Il bambino che parlava con la luce (Einaudi, 2014), che racconta quattro storie di vita quotidiana di altrettanti bambini con disturbi dello spettro autistico, l’autore traccia, da un lato, il disvelarsi della soggettività di ciascuno attraverso differenti linguaggi, con e senza parole e, dall’altro, la fatica quotidiana di chi (genitori, insegnanti, terapisti) deve adattare il proprio modo di comunicare per poter condividere con loro emozioni, esperienze e affetti.
GIUSEPPE MAURIZIO ARDUINO
"IL BAMBINO CHE PARLAVA CON LA LUCE"
EINAUDI EDITORE
«La prima ad accorgersene fu la maestra Lucia. Silvio non amava le stesse cose che amavano i suoi compagni. Silvio amava la luce».
Silvio guarda il mondo racchiuso in un granello di polvere illuminato dal sole. Cecilia lo osserva attraverso l'oscillazione di un nastro. Elia, sommerso da voci, odori, colori e suoni, allunga la falcata in cerca della calma interiore. Matteo non gioca con gli altri bambini, ma conosce le radici quadrate. Un viaggio unico e commovente nelle vite di quattro pazienti autistici profondamente diversi fra loro, seguiti dall'infanzia all'età adulta. I drammi e le fatiche quotidiane delle loro famiglie visti dalla prospettiva di chi, tra dubbi, fallimenti e piccoli grandi successi, cerca di aiutarli.
IL POSTO DELLE PAROLE
ascoltare fa pensare