Roberto Galimberti
“Concerto d’Estate”
Castello di Miradolo
San Secondo di Pinerolo
fondazionecosso.it
CONCERTO D’ESTATE
ASPETTANDO L’ALBA
NEL PARCO DEL CASTELLO DI MIRADOLO
Mercoledì 21 giugno, ore 21.30
Domenica 25 giugno, ore 4.30 – Aspettando l’alba
Mercoledì 21 giugno, alle ore 21.30, e domenica 25 giugno, alle ore 4.30, la Fondazione Cosso e il progetto Avant-dernière pensée presentano il Concerto d’Estate: una rilettura di “Music for 18 musicians” di Steve Reich, musicista di fama mondiale e uno dei padri del minimalismo. Il Concerto d’Estate al Castello di Miradolo, giunto ormai alla sua settima edizione, è uno degli appuntamenti più importanti della stagione, e avrà la sua prima in occasione del solstizio d’estate e della Festa della musica.
Le due performance, la prima al calare della sera, la seconda al nascere del giorno, indagano il tema del rapporto tra natura e artificio: l’evento è infatti concepito appositamente per la radura degli alti Tassodi del meraviglioso Parco storico e in relazione al variare della luce naturale sotto le alte chiome.
La scelta della partitura sottolinea questo rapporto: nel minimalismo, un’idea musicale viene ripetuta all’infinito e variata, impercettibilmente, in ogni ripetizione; questo senso di costante e continuo cambiamento lega, in modo profondo, musica e natura. Mentre il pianoforte, la marimba e il toy piano, sparsi sotto i grandi alberi, creano la cadenza e l’impianto regolare e meccanico della composizione, l’elasticità delle corde degli archi, il violino e il violoncello, e, soprattutto, la voce contrappongono un’altra pulsazione, che è un soffio, un respiro in cui ascoltare il suono dell’organico e della vita. Da una parte, quindi, il tempo che si crede oggettivo; dall’altra, la soggettività della presenza. Tutto attorno, la radura con il suo suono, che sembra svanire nella notte in un silenzio assordante, o che cresce, al risveglio degli uccelli, all’alba.
Il ruolo del pubblico, nelle performance del progetto Avant-dernière pensée, è centrale. In questo caso, può muoversi negli oltre 400 metri quadrati della radura e fruire dell’esecuzione soltanto attraverso le cuffie silent disco luminose. Infatti, grazie a un sistema complesso di sovraincisioni e di loop, e grazie alla particolare natura del brano, che ha nella ripetizione una sua caratteristica strutturale, i cinque esecutori compongono tutte le 18 linee originarie: il pubblico può ascoltarle sia nell’atto della loro esecuzione dal vivo senza alcuna mediazione, sia, contemporaneamente, nella loro registrazione e riproduzione. In cuffia, è possibile ascoltare l’intera composizione, una sorta di concerto grosso; togliendola, i solisti, il concertino, che si confonde con il suono proprio della radura.
La performance si compone, oltre che dell’esecuzione musicale, di un disegno luci e di un’installazione video. Le luci segnano il mutare delle scene, impercettibilmente, e tracciano un tempo visivo sugli elementi architettonici che caratterizzano la radura, gli alberi e gli arbusti, illuminandoli di tonalità tenui e delicate. L’installazione video, realizzata filmando una natura mediterranea selvaggia e incontaminata, dialoga con lo scenario visivo delle luci e contrappone, alla sua presenza reale, una natura virtuale. Onde, rocce, vegetazione spontanea vengono riprodotte rallentando un movimento o un’azione di oltre trenta volte, come smontate dal mezzo filmico, che le scompone in istanti infinitamente brevi.
Il 21 giugno, le luci e l’installazione video invadono, idealmente, il buio della notte, come a compensare la paura o l’inquietudine dell’oscurità, mentre arrivano quasi a scomparire la mattina del 25 giugno, sovrastate dalla luce dell’alba che si diffonde nella radura.
La prenotazione è obbligatoria al n° 0121.502761. I posti per ogni performance sono limitati.
Domenica 25 giugno la Fondazione Cosso propone per chi lo desidera, su prenotazione, un servizio di navetta dedicato, da Torino a Miradolo, con tariffe speciali per gli under 30.
Gli esecutori:
Roberto Galimberti, violino e direzione
Francesca Lanza, voce
Laura Vattano, pianoforte
Marco Pennacchio, violoncello
Alberto Occhiena, marimba
I tecnici:
Marco Ventriglia, audio e supervisione tecnica
Edoardo Pezzuto, luci
IL POSTO DELLE PAROLE
ascoltare fa pensare
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