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Nicla Vassallo “Metafisiche insofferenti per donzelle insolenti”

Nicla Vassallo, Metafisiche insofferenti per donzelle insolenti, Mimesis Edizioni

INFO COMMENTI
Nicla Vassallo
“Metafisiche insofferenti per donzelle insolenti”
Mimesis Edizioni

“Nessuno trova pace sottraendosi a sé stesso”
Virginia Woolf

“Nicla Vassallo scrive poesie con un cervello così acuminato da perforare il cuore.”
Vittorio Lingiardi

“Il cuore ormai sbiancato, svuotato, dall’impossibile ‘oltre’ che lo chiama: così vacilla la mente quando cerca nel passato un desiderio ormai senza nome. Le donzelle con i loro mille aggettivi non spalancano la realtà, esiliano l’io dall’io, nel dolore. Ma più forte infine è l’ironia della mente metafisica, donzella intelligente ed eclettica.”
Liliana Rampello

“Ogni donna amata, qui, è un luogo fisico in un tempo dell’anima. Lei la chiama ‘donzella’, ma non per questo fa meno male. Arriva potente, struggente e reale, come il canto a Ulisse. Solo che Nicla è il mare.”
Francesca Vecchioni

Nicla Vassallo, specializzatasi al King’s College London, è Professore Ordinario di Filosofia Teoretica all’Università di Genova, e filosofa di fama. I suoi contributi innovativi alla riflessione critica riguardano problemi di epistemologia, filosofia della conoscenza, metafisica, gender studies.

Ascolta Nicla Vassallo "Metafisiche insofferenti per donzelle insolenti"” su Spreaker.

“Emozioni?
vado domandomi da filosofa:
senza emozioni non si vive, né sopravvive
con le emozioni rispondo al mondo
esterno, al mio corpo, ai corpi e alle menti altrui
alle credenze e ai desideri.
Ci si imbatte però sempre in una donzella
che prende in giro metafisica e vita
di emozioni positive ne vuol sapere poco
di emozioni negative non ne vuol sapere,
e così ti costringe a occultare pure le tue emozioni
con derisioni di ogni sorta
nell’allegria e nella disgrazia;
non attenderti reazioni
al cospetto né di un tuo moto felice
né al rientro da un obitorio con defunta amica;
da insensibile beffeggiatrice
quella donzella mi ha deflessa,
non posso che congratularmi
per la sua mirabile leggerezza”

IL POSTO DELLE PAROLE
ascoltare fa pensare
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Livio Partiti: