Maurizio Harari
“Andare per i luoghi di Ulisse”
Il Mulino Editore
www.mulino.it
Chi volesse in Italia ripercorrere i luoghi e ritrovare le immagini del favoloso errare di Ulisse, dove dovrebbe recarsi? L’eroe omerico tocca infatti molte località della penisola. Ormeggiò le navi nel Golfo di Gaeta e s’imbattè nei terribili Lestrigoni, giganti antropofagi, nei pressi di Formia; dalle parti di Terracina, l’antica Anxur, sarebbe stato sepolto l’amico Elpenore, e l’isola Eea fu identificata col promontorio del Monte Circeo: qui s’immaginava la residenza della Maga Circe, con la quale egli visse un anno d’amore. E le mostruose Scilla e Cariddi altro non sono che la trasposizione mitologica dei pericoli dello stretto di Messina. Ulisse e i suoi uomini incontrarono i Ciclopi e vennero fatti prigionieri da Polifemo alle falde dell’Etna. Episodi celeberrimi, immortalati fin dall’antichità in affreschi, mosaici e sculture. Il viaggio termina a Cortona, dove Ulisse, lasciata di nuovo Itaca dopo il periglioso ritorno, avrebbe trovato infine sepoltura.
Maurizio Harari dirige il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Pavia, dove insegna Etruscologia e Archeologia italica. Ha condotto campagne di scavo in siti etruschi dell’Alto Adriatico, nell’entroterra di Adria e a Verucchio. Fra le sue numerose pubblicazioni segnaliamo «Gli Etruschi del Po» (Cardano, 2000) e «Icone del mondo antico. Un seminario di storia delle immagini» (L’Erma di Bretschneider, 2009).
IL POSTO DELLE PAROLE
ascoltare fa pensare
www.ilpostodelleparole.it