Marina Sozzi “Infine Onlus”

Marina Sozzi, Infine Onlus, Si può dire morte Marina Sozzi "Infine Onlus"

Marina Sozzi
Infine Onlus”
“Finché c’è morta c’è speranza”

Un anno in cui Infine Onlus, ha sostenuto le persone in lutto, i malati di Alzheimer e i loro familiari, chi vuole affrontare meglio il passare degli anni.
Un anno da raccontare.
Giovedì 11 febbraio 2016 ore 18.30
Teatro Vittoria, Via Gramsci 4, Torino
Spettacolo di Tessuti Aerei con Patrizia Longo e Annaluce Marchione.
info 011 5693430
www.infine.it

Infine onlus nasce nel 2014 dall’esperienza di un ventennio di studi sulla morte di Marina Sozzi, Presidente dell’Associazione.

Infine Onlus ha voluto creare un centro di competenza sul tema della morte, del lutto, della vecchiaia, della malattia invalidante e delle problematiche di medici e pazienti sul fine vita.

Partecipano alle attività di Infine Onlus studiosi provenienti da diversi campi del sapere in grado di elaborare proposte concrete a disposizione delle persone e delle istituzioni interessate a considerare la vita un’esperienza da vivere con dignità fino alla fine.

Infine Onlus è un’associazione che offre sostegno alle persone in lutto, ai familiari di malati di demenza senile, a chi ha paura di invecchiare e morire, a chi invecchia in solitudine. Si rivolge a tutti: bambini, giovani, adulti, anziani, in una dimensione che abbraccia tutte le culture, le generazioni e i credi religiosi.

Infine Onlus risponde a un bisogno del nostro tempo: costruire una cultura della morte, in una società che la nega e che lascia soli gli individui davanti ad essa, ed opera secondo una filosofia di azione ecomportamento fondata sui seguenti valori.

Promuove e realizza attività di risocializzazione dei momenti ardui dell’esistenza, relegati nel privato nella nostra cultura (malattia, vecchiaia e invecchiamento, morte, lutto, demenze dei familiari anziani, morte perinatale, suicidio di un congiunto, eccetera).
Promuove iniziative informative e di assistenza a tutti coloro che vivono la condizione di età avanzata e che hanno necessità di adeguato supporto morale e di assistenza in relazione alla specifica condizione di vecchiaia.

Si costituisce quale interlocutore privilegiato nei confronti delle istituzioni e degli enti che, sul territorio, hanno competenze relative ai problemi della collettività inerenti il commiato e i luoghi dei morti, l’estrema vecchiaia e la gestione del lutto.
Sensibilizza la popolazione con iniziative pubbliche su tematiche inerenti la vecchiaia, la morte e la gestione del lutto, evidenziando il nesso tra la consapevolezza della mortalità e la capacità di essere cittadini solidali.
Promuove il confronto interreligioso e interculturale sui temi della vecchiaia, della morte e del lutto.

Promuove una matura riflessione e un dibattito pubblico non ideologico sul tema della bioetica, e in particolare nell’ambito dell’etica medica, sostenendo la progettazione e la realizzazione di attività di formazione specificatamente rivolte a cittadini, pazienti e operatori sanitari.
Offre percorsi formativi di acquisizione e interiorizzazione di competenze sui temi della vecchiaia, della morte e del lutto da parte degli operatori socio-sanitari e funerari.

Conduce e promuove ricerche e studi interdisciplinari sui temi della vecchiaia, della morte e del lutto, che costituiscano un punto di riferimento per coloro che, in varie discipline, si occupano di tali temi.

Marina Sozzi è filosofa e studiosa di scienze sociali. Ha lavorato nel non profit occupandosi del tema della morte e dell’aiuto al lutto e della raccolta fondi. Scrive un blog per Il Fatto Quotidiano. Il suo ultimo libro è Sia fatta la mia volontà. Ripensare la morte per cambiare la vita, edito da Chiarelettere.
www.sipuodiremorte.it

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