Marco Cerruti
“Cambiare marcia”
Per un’etica del traffico
EDB Edizioni Dehoniane Bologna
dehoniane.it
Milioni di persone si muovono ogni giorno sulle strade per lavoro, turismo, divertimento, acquisti o motivi religiosi. Eppure la guida di automezzi e, più in generale, tutto ciò che ruota intorno al comportamento di automobilisti, motociclisti, ciclisti e pedoni sembra costituire una zona franca dell’etica. Non si tiene nel debito conto che alcune condotte espongono a gravi rischi, coinvolgono la vita propria e altrui provocando vittime e feriti, hanno ripercussioni sull’inquinamento e la salute, oltre che conseguenze di natura legale e assicurativa. Perché la strada è, a tutti gli effetti, un luogo di convivenza e di relazioni. E il traffico un luogo insolito, ma fondamentale per osservare i comportamenti umani.
Il tema della mobilità, che tocca l’umanità fin dalle sue origini, è trattato spesso anche nella Bibbia, dove il viaggio come racconto e metafora della vita è presente sia nel Primo Testamento, a partire dall’esperienza di Abramo, che nella tradizione cristiana: si tratta di uno spostamento fisico da un luogo all’altro accompagnato da una dimensione spirituale, perché mette le persone in relazione tra loro. Giovanni XXIII ha affermato: “La vita nostra è un pellegrinaggio, che ci trasporta da un punto all’altro del globo… Vivere è muoversi, è incontrarsi”.
Marco Cerruti, dottorato in Teologia e master di perfezionamento in Bioetica, è vicedirettore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Firenze, dove insegna Teologia morale. Collabora alla rivista Vivens Homo.
IL POSTO DELLE PAROLE
ascoltare fa pensare
ilpostodelleparole.it