Lorenzo Fontana, Il mondo di C.I.

Lorenzo Fontana e Nicola Borlotti
“Il mondo di C.I.”
Teatro Gobetti, Torino, 11 e 12 gennaio 2016

ispirato alla figura e all’opera di Christopher Isherwood
interpretazione e regia Lorenzo Fontana
15febbraio in collaborazione con Associazione Baretti

Lo spettacolo si ispira al lavoro letterario di Christopher Isherwood, A Single Man, il suo romanzo più esemplare (cui anche Colin Firth dedicò un’interpretazione nella riduzione per il cinema di Tom Ford), in cui le esperienze centrali della vita dello scrittore e i suoi temi riverberano di più. Una riflessione sul ruolo dello scrittore, chiamato a districarsi continuamente tra sguardo oggettivo e soggettivo, si sviluppa mentre sullo sfondo prende vita, in un gioco di luci, trasparenze e apparizioni, la riproduzione di un paesaggio settecentesco inglese di Thomas
Gainsborough, richiamo alle origini dell’autore e vero e proprio romanzo per gli occhi parallelo a quello delle parole.

Il cielo su Torino/STT TEATRO GOBETTI
11 – 12 gennaio 2016 IL MONDO DI C.I.
uno spettacolo di Lorenzo Fontana, Nicola Bortolotti ispirato alla figura e all’opera di Christopher Isherwood interpretazione e regia Lorenzo Fontana
in video Olivia Manescalchi
scene Nicolas Bovey
costumi Viola Verra
luci Alberto Giolitti, Nicolas Bovey

Christopher Isherwood
“Un uomo solo”
Adelphi
Già negli anni Trenta, quando scrisse Addio a Berlino, Christopher Isherwood sosteneva di voler trasformare il suo occhio di romanziere nell’obiettivo di una macchina fotografica. Ma per lungo tempo – attraverso libri molto diversi fra loro, e spesso segnati dai personaggi fittizi o reali che raccontavano – l’intenzione rimase una di quelle fantasticherie stilistiche che spesso gli scrittori inseguono per tutta la vita senza realizzarle mai. E invece nel suo ultimo romanzo – questo – Isherwood trasforma una giornata nella vita di George, un professore inglese non più giovane che vive in California, in un’asciutta, e proprio per questo struggente, sequenza di scatti. Non è una giornata particolare per George: solo altre ventiquattr’ore senza Jim, il suo compagno morto in un incidente. Ventiquattr’ore fra il sospetto dei vicini, la consolante vicinanza di Charlotte, la rabbia contro i libri letti per una vita ma ormai inutili, e il desiderio di un corpo giovane appena intravisto ma che forse è già troppo tardi per toccare. Quanto basta per comporre un ritratto che non si può dimenticare, e che alla sua uscita sorprese tutti, suonando troppo vero per non essere scandaloso.

IL POSTO DELLE PAROLE
ascoltare fa pensare