Vanni Bianconi
“Babel Festival”
Babel Babele
Bellinzona dal 10 al 12 settembre 2021
https://www.babelfestival.com/babel-2021/
Vanni Bianconi, direttore artistico di Babel Babele, ospite a “il posto delle parole”
Il mito di Babele ci parla della perdita della lingua unica e della confusione di tutte le lingue.
Istantaneamente ogni cosa e ogni idea assunsero una pluralità di nomi, gli uomini si dispersero e la torre sovradimensionata, simbolo della loro visione e della loro arroganza, rimase in balia dell’ombra smisurata che ne anticipa la distruzione.
Il mito di Babele ci parla della dispersione dei figli degli uomini sulla faccia di tutta la terra. L’impero babilonese si estendeva da Babele a un gran numero di stati moderni, tra cui l’Iraq, l’Iran, il Libano, la Siria, la Palestina e la Turchia, paesi che oggi conoscono fortissime diaspore, in buona parte connesse a un altro grande crollo, quello delle Torri gemelle a New York.
A vent’anni esatti dall’11 settembre 2001, BabelBabele osserva le più alte costruzioni dell’immaginazione, i loro crolli e le macerie mirabolanti.
BabelBabele segue la dispersione e la diaspora, nell’antichità come oggi, delle popolazioni e delle lingue, e lungo i loro tragitti divina il nostro presente.
BabelBabele ascolta la condizione punita e plurale che segna la nascita delle diverse lingue, delle contaminazioni e delle scorribande tra le lingue, e la nascita della traduzione.
Tra gli ospiti, Kader Abdolah, Ribka Sibahtu, Mathias Énard, Dima Wannous, Charif Majdalani
Vanni Bianconi, direttore artistico BabelFestival
“Tarmacadam”
Edizioni Nottetempo
https://www.edizioninottetempo.it/it/tarmacadam
Scrittore, poeta e traduttore, Vanni Bianconi va alla ricerca di parole ed espressioni inerenti a segreti o quisquilie del paesaggio fisico, linguistico e interiore, le interroga, le traspone da una lingua a un’altra lingua, e scrive negli scarti tra queste.
Nasce così questa raccolta di storie in prima, seconda e terza persona che partono da un luogo e da una parola ricchi di esperienza e significato per indagare gli intricati rapporti tra vita e simbolo, casa e viaggio, appartenenza e spaesamento, lingua madre e traduzione. Perché “una voce”, scrive Bianconi, “non è mai univoca ma è plurale, è voce se è abitata da altre voci”.
Pronunciati in forma di racconto, i ventuno incantesimi che prendono vita in Tarmacadam riescono a trasformare l’esperienza quotidiana, la parola e il corpo in occasioni di magia e scoperta.
IL POSTO DELLE PAROLE
ascoltare fa pensare
https://ilpostodelleparole.it/