Sebastiano Martini
“Stato passivo”
prefazione di Patrizio Nissirio
Edizioni Ensemble
https://www.edizioniensemble.it/
“Siamo tutti dei falliti rispetto ai nostri sogni”
Romain Gary, Biglietto scaduto
Jacopo Nuti è un fallito. Non sa proprio dove trovarli i 50mila euro che gli servono per pagare i debiti e riaprire il ristorante. Il freddo curatore fallimentare che segue la pratica di fallimento è Folco Cerri, un avvocato di successo, 64 anni e un matrimonio finito alle spalle. Le vicende dei due si intrecciano e si confondono in una Firenze indifferente allo stato passivo in cui li ha messi la vita. Con una scrittura scorrevole impreziosita da termini legali, l’avvocato-romanziere Sebastiano Martini racconta una storia avvincente di sogni infranti e inaspettate riscosse.
Così comincia:
“Il bisturi, governato dalla mano ferma del medico legale, percorse sul cadavere una perfetta ipsilon, dalle spalle verso il centro del torace, così giù fino all’osso pubico. Dopo l’incidente, con un divaricatore costale, tagliò la cassa toracica, l’aprì, per esaminare il cuore e i polmoni.”
“Il curatore sembra un buon diavolo
Oggi mi ha offetto anche un caffè
Mi ha poi sorriso dato che ero un po’ giù
E siam rimasti lì, chiusi in noi, sempre di più
E siam rimasti lì, chiusi in noi, sempre di più”
Paolo Conte, La ricostruzione del Mocambo
Sebastiano Martini (1978) è nato a Parma dove vive e lavora come avvocato civilista. Ha pubblicato i romanzi Covadonga (2019) e, con Ensemble, La notte dell’acqua alta (2020).
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