Sabino Maria Frassà “Roma Arte in Nuvola”

Roma Arte in Nuvola

Sabino Maria Frassà
“La poesia visiva di Marta Abbott”
Roma Arte in Nuvola
Cramum + The Art Talk

“Una mostra che riflette su un futuro autentico di armonia in cui la materia diventa arte, la tecnica visione e la storia fonte di sperimentazione”
Sabino Maria Frassà

Dopo il successo della mostra  “Moon Garden” al Gaggenau di Roma, la poesia visiva di Marta Abbott sarà protagonista dal 24 al 26 novembre anche del Roma Arte in Nuvola grazie alla collaborazione tra Cramum e l’editore svizzero The Art Talk. I direttori di entrambe le istituzioni – Sabino Maria Frassà e Carolina Conforti – hanno scelto di presentare in fiera quadri di Abbott al fianco di altre eccellenze artistiche italiane, tra cui Stefano Cescon e Fulvio Morella.

L’artista ceco-americana porta nella capitale le sue opere ispirate ai giardini notturni, realizzati con inchiostri, a tratti alchemici, creati dalla nota artista ceco-americana. Impronte di fiori, bacche e metalli danno vita a una nuova scrittura visiva in bilico tra astrazione, poesia e sogno. Come spiega il curatore della mostra “Il collegamento tra inchiostro e scrittura è quasi ancestrale: sin dai tempi degli scribi sumeri, che nell’antica Mesopotamia mescolavano carbone o fuliggine con la gomma arabica per incidere le tavolette di argilla, questa miscela liquida è stata infatti utilizzata come mezzo per comunicare e trasmettere le informazioni”. 

Ascolta “Sabino Maria Frassà “La poesia visiva di Marta Abbott”” su Spreaker.

L’artista ceco-americana Marta Abbott si inserisce in questa tradizione millenaria per portare l’inchiostro nell’arte contemporanea in chiave innovativa, combinandolo con la fotografia off-camera (ovvero senza impiego della macchina fotografica). Proprio per tale ragione l’artista è stata selezionata per la nuova mostra ospitata da Gaggenau, azienda che ha fatto del saper scrivere il futuro rielaborando il passato uno dei principali elementi del proprio successo. 

Unendo elementi naturali con la chimica del genio umano, Abbott genera una propria tavolozza fluida attraverso la quale esprime su carta la propria interiorità. Il risultato è una nuova forma di scrittura unica quanto ermetica, un alfabeto del divenire in cui le mille espressioni dell’animo di Marta sono sintesi e racconto della complessità del mondo che ci circonda. Un universo in cui l’invisibile, o meglio ciò che non è immediatamente visibile, è il vero protagonista.


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