Sabino Maria Frassà
“Il Braille Stellato di Fulvio Morella”
Il 2025 è l’anno del Braille Stellato, l’alfabeto ideato da Fulvio Morella per celebrare il bicentenario del sistema di scrittura utilizzato dalle persone cieche e ipovedenti. Il Braille Stellato, ideato da Fulvio Morella nel 2022, è un innovativo alfabeto visivo-tattile che trasforma il linguaggio braille in un codice estetico ispirato alle costellazioni. I punti braille vengono sostituiti da stelle, dando vita a un cielo stellato in cui è possibile leggere e toccare enigmatici messaggi celesti. Da Freud a San Francesco, da Pierangelo Bertoli a Seneca, tutto l’immaginario dell’artista prende forma attraverso costellazioni che si fanno parole. Questo sistema rivoluziona la scrittura braille, unendo percezione tattile ed esperienza visiva, trasformando ogni opera in un intreccio di arte, inclusione e narrazione. Il risultato è una scrittura che non è solo un mezzo di comunicazione, ma anche una forma di espressione poetica e universale.
Questo innovativo linguaggio tattile ed estetico, concepito dall’artista valtellinese classe 1971 e promosso per primo da Cramum, ha ottenuto un crescente riconoscimento da parte di istituzioni e collezioni di prestigio internazionale. Le opere di Morella sono entrate a far parte di raccolte di rilievo, tra cui il Museo del Braille di Milano, il Museo del Braille di Parigi, la Zecca Italiana, il Kunsthistorisches Museum di Vienna, la Monnaie de Paris e l’UNESCO di Parigi. Il valore del suo lavoro è stato consacrato con la vittoria del Premio alla Carriera Alfredo d’Andrade 2023 e la selezione per importanti eventi artistici e medaglie ufficiali. “Con il suo alfabeto stellato, Morella invita il pubblico a toccare il cielo con le dita, trasformando l’arte in un’esperienza tanto evocativa quanto sensoriale e inclusiva”, spiega Sabino Maria Frassà, direttore creativo di Cramum.
Il Braille Stellato rappresenta una nuova frontiera dell’arte multisensoriale, in cui la bellezza diventa accessibile a tutti, abbattendo barriere percettive e culturali. “Le opere di Morella nascono con l’obiettivo di essere universali, superando i limiti della percezione e rendendo l’arte un’esperienza condivisa e senza confini”, aggiunge ancora Frassà. Attraverso il suo linguaggio universale, Morella ci ricorda che i limiti sono solo traguardi da superare con ingegno e sensibilità, trasformando ogni opera in un ponte tra emozione e conoscenza.
Il braille stellato e le Olimpiadi
L’innovazione del Braille Stellato ha portato alla selezione delle opere di Fulvio Morella per la realizzazione di prestigiosi riconoscimenti internazionali. In particolare, la Medaglia “Ailes de Mouette” per le Olimpiadi e Paralimpiadi di Parigi 2024: un omaggio al superamento dei limiti e alla resilienza, presentata presso l’INJA Louis Braille di Parigi. “Il Braille, da 200 anni, è uno strumento straordinario che abbatte le barriere, rendendo le persone cieche e ipovedenti parte pulsante e attiva della società,” afferma Stéphane Gaillard, direttore dell’INJA Louis Braille.
Dopo questo successo, l’artista è stato selezionato dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e dall’Unione Stampa Sportiva Italiana (USSI) per elaborare la medaglia della prima edizione del Premio CIP-USSI, un riconoscimento assegnato a giornalisti e comunicatori che hanno saputo raccontare lo sport paralimpico con passione e dedizione. È nata così la medaglia “Raccontami”, ispirata al proemio dell’Odissea, che invita alla riflessione sul valore della narrazione. “Ogni eroe, per esistere e trasformarsi in mito e leggenda, ha bisogno di una narrazione: senza di essa, l’impresa resta nell’ombra, silenziosa e incompiuta,” sottolinea Sabino Maria Frassà, Direttore Creativo di Cramum. Il Premio CIP-USSI, come spiega il Presidente del CIP Luca Pancalli, celebra e racconta “il valore dello sport come strumento di benessere e inclusione, capace di contribuire alla crescita culturale, sociale e civile del Paese”. La medaglia è stata assegnata a numerosi giornalisti e comunicatori di spicco, tra cui Claudio Arrigoni, Novella Calligaris, Mattia Chiusano, Maria Luisa Colledani, Paolo De Laurentiis, Sandro Fioravanti, Giovanni Bruno, Claudio Lenzi, Nadia Lauricella, Dario Marchetti, Mirko Narducci, Mario Nicoliello, Roberto Pacchetti, Felicita Pistilli, Giacomo Prioreschi, Lorenzo Roata, Sonia Arpaia e Mauro Ujetto.Le Mostre Dedicata al Braille Stellato
Le mostre sul Braille Stellato
Il Braille Stellato, presentato per la prima volta nella mostra Romanitas presso lo spazio Gaggenau della capitale, è oggi protagonista della rassegna I limiti non esistono, nell’ambito dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026. La rassegna, ideata da Sabino Maria Frassà, si sviluppa nei luoghi che saranno il cuore delle Paralimpiadi: Milano, Val di Fiemme e Cortina.
Il primo appuntamento, Le stelle che non ti ho detto, si è tenuto nel 2025 presso il Museo d’Arte Contemporanea di Cavalese, aprendo il ciclo con una mostra co-curata dalla neo-direttrice Elsa Barbieri e dallo stesso Frassà. L’esposizione si è arricchita di performance dentro e fuori il Museo, alcune delle quali proseguiranno anche oltre la chiusura ufficiale della mostra, prevista per il 29 giugno 2025. In autunno, l’attenzione si sposta a Milano con la mostra LUDI – L’arte è un abbraccio, ospitata presso Palazzo Regione Lombardia. Al centro di questa esposizione vi è un inedito dialogo tra arte tattile e le sculture gonfiabili di Franco Mazzucchelli, incentrato sulla percezione sensoriale e sull’inclusione. La rassegna si concluderà con l’esposizione Cortina di Stelle al Lagazuoi Expo Dolomiti, il museo più alto delle Dolomiti. Qui, per la prima volta, verranno presentate le sculture luminose del ciclo Braillight, che combinano il Braille Stellato con la luce, creando un’esperienza immersiva a 2.732 metri di altitudine.
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